22 Marzo

Un'invasione, due fasi. E due Z.

La guerra in Ucraina è entrata in una seconda tappa: bombardamenti e logoramento. C'è il conflitto con la Z. di Putin e la campagna con la Z. di Zelensky che a Roma cambia registro, non parla di armi, abbandona scivolosi paralleli storici, fa un intervento calibrato e realista. Draghi sostiene la linea delle democrazie che si battono contro gli autoritarismi. Soluzioni? Per ora nessuna

A che punto è la guerra? Facciamo un rapido punto nave, c'è molta comunicazione e confusione, ma la voce che tuona è ancora quella dei cannoni. L'appuntamento del giorno era quello fissato da Zelensky stamattina con il Parlamento italiano. Il teatrino domestico ha visto alcuni frondisti aprire un varco nei Cinque Stelle (un partito senza direzione, non a caso lo guida Giuseppe Conte) che non apprezzano il Zelensky che chiama alle armi, qualche malpancista a destra, ma alla fine il quadro istituzionale euro-atlantico ha tenuto. Il problema è che oltre questo in Italia c'è il vuoto, mentre là fuori i leoni della storia ruggiscono. Facciamo un rapido punto nave, seguite il titolare.

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Zelensky cambia spartito di fronte al Parlamento italiano

Il discorso di Zelensky in Parlamento (Foto Ansa). 

Volodymyr Zelensky ha parlato in videoconferenza al Parlamento italiano, intervento atteso, chi pensava di sentire i tamburi di guerra ha scoperto Zelensky-Zelig. Cosa ha detto? Lungo applauso iniziale, un intervento di 11 minuti, dove il presidente ucraino non ha fatto alcun riferimento storico sull'Italia e la guerra nel suo discorso. È la prima volta che Zelensky abbandona il registro epico da battaglia, pieno di rimandi storici (inappropriati e di dubbia efficacia), da quando parla alle assemblee dei paesi occidentali. Ha tratto lezione dall'errore compiuto con Israele, quando davanti ai parlamentari della Knesset ha paragonato la guerra in Ucraina, il dramma del suo popolo, con lo sterminio degli ebrei. Crash.

Evitato il problema paralleli storici (sempre scivolosi quando si fa politica e si parla in una dimensione di conflitto), Zelensky ha centrato il suo discorso sull'immagine di "una sola persona" (Putin) che "va fermata". Il presidente ucraino ha evocato la telefonata che ha avuto stamattina con il Papa (e ha detto che la mediazione della Santa Sede è benvenuta), parlato di pace, svolto...


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