18 Gennaio

Un'Italia in pensione e sul divano. E la produzione?

Note sull'immaginario e il reale della politica del governo. Il Consiglio dei ministri vara reddito di cittadinanza e quota 100. La dimensione di un paese in eterna quiescenza, indivanato e pagato per esserlo fin da giovane. Su 60 milioni di abitanti solo 23 milioni lavorano

Il Governo Frankenstein è arrivato a giugno, sette mesi dopo il Consiglio dei ministri ha varato due riforme che - bene o male - sono un fatto nuovo nel sistema del welfare dell'Italia. Questa decisisione è stata preceduta fin dall'esordio dell'esecutivo da una politica dell'immigrazione più severa - basata finora su norme esistenti e a costo zero - che ha avuto l'esito di far calare ulteriormente gli sbarchi di clandestini. 

La legge di Bilancio presentata a Bruxelles non ha alcun elemento esoterico, è un oggetto in linea con la tradizione politica italiana: spesa legata al ciclo elettorale, pochi investimenti, un piccolo margine di flessibilità oggi e per il domani provvederà la Fortuna. Ma il modo con cui è stata scritta la manovra - dopo uno scontro con la Commissione Ue e infine con un accordo nel più classico stile democristiano, di cui in fondo Jean-Claude Juncker è anch'egli erede in chiave europea -  la fa apparire "nuova" dove in realtà c'è poco. Aumenterà il deficit, non sappiamo quale sorte toccherà al prodotto interno lordo. È prevista una crescita "gentiloniana" dell'1 per cento, ma è a dir poco ottimistica, visto lo scenario globale, quello che conta. In ogni caso, anche una legge di Bilancio "continuista" è circondata da un'aura di "novità" che pur essendo solo apparente si riverbera positivamente sul consenso del governo. Siamo nel campo della rappresentazione, della regìa, della sceneggiatura. Fiction. Non c'è niente di strano, questa è la politica contemporanea, ovunque. Differente è il grado di consapevolezza di questo gioco da parte delle istituzioni e degli elettori.

La maggioranza con il varo del decreto sulla riforma previdenziale (quota 100) e del reddito di cittadinanza sta completando il suo programma di governo. Lo fa nell'improvvisazione e nel caos (legge di Bilancio), con provvedimenti kamikaze che dovranno essere cambiati (il cosiddetto decreto dignità, ne vediamo già gli...


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