13 Dicembre
Vaccinazione e ricostruzione. Siamo pronti?
Il "modello Italia" che non c'è. Gli errori del passato, la sfida del futuro con la campagna sanitaria e il Recovery Fund. Manca la visione politica, o l'esecutivo si rafforza o si volta pagina. La Germania va in lockdown fino al 10 gennaio e mette a disposizione delle imprese 11 miliardi al mese
Che succede? Unione europea e Regno Unito estenderanno i negoziati sulla Brexit, la scadenza è fissata per il 31 dicembre, ma i colloqui andranno avanti ancora nei prossimi giorni, non è finita, decisione saggia. La distribuzione dei vaccini negli Stati Uniti è iniziata, lunedì parte la campagna, l'obiettivo è quello di arrivare all'immunizzazione di 100 milioni di persone entro la fine del primo trimestre del 2021, come annunciato da Moncef Slaoui, il capo dell'Operazione Warp Speed, 40 milioni di cittadini americani saranno vaccinati da qui alla fine di dicembre e altri 50-80 milioni a gennaio. L'altra notizia importante della giornata viene dalla Germania, l'aumento dei contagi e dei morti ha innescato un lockdown del paese più duro, si chiude fino al 10 gennaio. Con una differenza rispetto a quanto fatto in Italia. Quale? Vale sempre la vecchia regola del giornalismo: follow the money. E allora, facciamolo, seguiamo i soldi.
01
Il lockdown tedesco: 11 miliardi al mese per le imprese
La Germania va in lockdown fino al 10 gennaio, dopo un vertice con i leader dei Laender si è decisa l'introduzione di misure più severe di fronte all'aumeno dei casi di contagio e dei morti, nelle ultime 24 ore l'Istituto Robert Koch ha registrato 20.200 nuovi casi portando a 1.320.716 il totale da inizio pandemia. "C'è un urgente bisogno di agire", ha spiegato la cancelliera dopo il via libera dei 16 Stati federati, ammettendo che le misure introdotte a novembre "non sono riuscite a ridurre in modo significativo il numero di nuove infezioni". Da mercoledì prossimo al 10 gennaio chiudono scuole e asili nido, tutti gli esercizi non essenziali, con l'eccezione di farmacie, alimentari e banche; viene chiesto ai datori di lavoro di mettere i dipendenti in smart working o di interrompere le proprie attività. Bando anche al consumo di alcolici in luoghi pubblici e alla...
Che succede? Unione europea e Regno Unito estenderanno i negoziati sulla Brexit, la scadenza è fissata per il 31 dicembre, ma i colloqui andranno avanti ancora nei prossimi giorni, non è finita, decisione saggia. La distribuzione dei vaccini negli Stati Uniti è iniziata, lunedì parte la campagna, l'obiettivo è quello di arrivare all'immunizzazione di 100 milioni di persone entro la fine del primo trimestre del 2021, come annunciato da Moncef Slaoui, il capo dell'Operazione Warp Speed, 40 milioni di cittadini americani saranno vaccinati da qui alla fine di dicembre e altri 50-80 milioni a gennaio. L'altra notizia importante della giornata viene dalla Germania, l'aumento dei contagi e dei morti ha innescato un lockdown del paese più duro, si chiude fino al 10 gennaio. Con una differenza rispetto a quanto fatto in Italia. Quale? Vale sempre la vecchia regola del giornalismo: follow the money. E allora, facciamolo, seguiamo i soldi.
01
Il lockdown tedesco: 11 miliardi al mese per le imprese
La Germania va in lockdown fino al 10 gennaio, dopo un vertice con i leader dei Laender si è decisa l'introduzione di misure più severe di fronte all'aumeno dei casi di contagio e dei morti, nelle ultime 24 ore l'Istituto Robert Koch ha registrato 20.200 nuovi casi portando a 1.320.716 il totale da inizio pandemia. "C'è un urgente bisogno di agire", ha spiegato la cancelliera dopo il via libera dei 16 Stati federati, ammettendo che le misure introdotte a novembre "non sono riuscite a ridurre in modo significativo il numero di nuove infezioni". Da mercoledì prossimo al 10 gennaio chiudono scuole e asili nido, tutti gli esercizi non essenziali, con l'eccezione di farmacie, alimentari e banche; viene chiesto ai datori di lavoro di mettere i dipendenti in smart working o di interrompere le proprie attività. Bando anche al consumo di alcolici in luoghi pubblici e alla vendita di fuochi di artificio prima del Capodanno.
Via italiana alla tedesca? Non proprio, basta andare a vedere la materia prima per prendere queste decisioni: il denaro. Il governo ha pronti stanziamenti straordinari per 11 miliardi di euro al mese. Le attività costrette a chiudere potrebbero ricevere fino al 90% dei costi fissi per un massimo di 500 mila euro al mese, ha dichiarato il ministro delle Finanze Olaf Scholz. Scoprite la differenza. Andiamo avanti, facciamo un viaggio in Italia, partiremo da un tempo remoto e poi torneremo al presente. Time Machine.
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Guardate la foto che apre questo numero di List. È la Basilica Superiore di San Francesco, Assisi, Italia. Il Natale negli affreschi di Giotto, siamo nella Specialis Ecclesia, il luogo dove si ritrova l'anima, il genio e la forza dell'Italia, la spiritualità francescana. Gli affreschi furono concepiti come Biblia Pauperum, Bibbia per i poveri, le immagini dovevano toccare il cuore di chi non aveva l'istruzione per comprendere i passi del libro sacro. L'immagine luminosa che vediamo, è il ricordo del tempo che viviamo, la nascita e l'infanzia di Gesù. Non occorre essere credenti per cogliere il miracolo del sublime e il cuore del paese dove siamo nati e viviamo i nostri giorni terreni.
02
La luce di Assisi e la mangiatoia di Gesù
Gesù, chi era? Per sfiorare il mistero e restarne incantanti, bisogna leggere un'opera di straordinaria bellezza e profondità, l'ha scritta Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, "L'infanzia di Gesù" .
Chi è Gesù? "Egli è colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me", leggiamo nel Vangelo di Battista. Prima di me. Prima di noi tutti. E uguale a noi. Lo vediamo, il piccolo Gesù, tra le mani di Maria nell'immagine proiettata sulla Basilica, la grazia infinita di Giotto. Il figlio di Dio nella mangiatoia, con il bue e l'asino. Scrive Ratzinger: "Questo deve farci pensare, deve rimandarci al rovesciamento di valori che vi è nella figura di Gesù Cristo, nel suo messaggio. Fin dalla nascita Egli non appartiene a quell'ambiente che, secondo il mondo, è importante e potente. Ma proprio quest'uomo irrilevante e senza potere si rivela come il veramente Potente, come Colui dal quale, alla fine, dipende tutto. Fa quindi parte del diventare cristiani l'uscire dall'ambito di ciò che tutti pensano e vogliono, dai criteri dominanti, per entrare nella luce della verità sul nostro essere e, con questa luce, raggiungere la via giusta". Gesù, in fasce (la premonizione di una fine e un eterno segno della sua presenza, la Sacra Sindone, le fasce, vita e morte), con il bue l'asinello. Ancora Ratzinger: "I due animali come rappresentazione dell'umanità, di per sé priva di comprensione, che, davanti al Bambino, davanti all'umile comparsa di Dio nella stalla, arriva alla conoscenza e, nella povertà di tale nascita, riceve l'epifania che ora tutti insegna a vedere. L'iconografia cristiana già ben presto ha colto questo motivo. Nessuna raffigurazione del presepe rinuncerà al bue e all'asino". Siamo dentro l'arca dell'alleanza, nella magia di Giotto. Assisi, Italia, San Francesco.
03
La via di Chiara e Francesco
San Francesco, il figlio del ricco (e spietato) mercante Pietro di Bernardone, un uomo colto e benestante, sceglie la povertà. Chiara, figlia di Favarone di Offreduccio degli Scifi e di Ortolana Fiumi, ne segue le orme. Francesco non fu monaco, non fu prete, scelse la povertà. Il miracolo di Assisi è lo splendore della povertà, la costruzione di una regola di vita, l'intreccio di due esistenze (ultra)terrene raccontata da Chiara Frugoni in "Storia di Chiara e Francesco":
Chiara e Francesco. Lei, che nel 1216 (ha circa 23 anni) chiede al Papa Innocenzo III "il privilegio dell'altissima povertà", una giovane "nobile, ricca e bella" intraprende la via della santità. "Ascoltando Francesco, Chiara ebbe la sorpresa di ascoltare i suoi stessi pensieri, ma distesi in un progetto che aveva già preso forma e chiarezza. Il modo di vivere della giovane fraternità, così nuovo, e così antico perché ripercorreva la strada di Cristo, di Maria e degli apostoli, sarebbe stato il suo, suo e delle future compagne. Chiara era finalmente arrivata là dove avrebbe da sempre voluto trovarsi e dove intendeva rimanere definitivamente". La costruzione della povertà che diventa ricchezza per il prossimo. Il miracolo di Assisi.
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Nel tempo delle festività, nel clangore delle gazzette che riportano questo e quello del potente di turno, abbiamo dimenticato le radici della nostra cultura, la straordinaria storia dell'Italia, la sua immensa grandezza. Siamo questo. O eravamo?
04
Il naufragio del modello Italia
Sono 17.938 i nuovi casi positivi al Covid-19, con una diminuzione di 1.965 casi rispetto ai 19.903 positivi di ieri. Aumenta la percentuale tamponi positivi che arriva a 11,7, rispetto a 10,1% di ieri. I tamponi effettuati sono stati 152.697, -43.742 rispetto a ieri quando erano stati fatti 196.439. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Diminuisce il numero dei deceduti che nella giornata di oggi è di 484, ieri erano stati 649. I morti totali dall'inizio della pandemia secondo i dati del ministero della Salute sono 64.520.
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Il "modello Italia" ieri ha superato il Regno Unito per numero di morti per Covid-19. Siamo i primi in Europa secondo il conteggio dell'Agenzia France Presse, il bilancio totale delle vittime è a quota 64.036, prima del nostro paese gli Stati Uniti (296.105 morti su 328 milioni di abitanti), il Brasile (180.437 morti su 209 milioni di abitanti), l'India (142.628 su 1,3 miliardi di abitanti) e il Messico (113.019 morti su 126 milioni di abitanti). I numeri sono freddi, ma raccontano perfettamente il dramma di un paese di 60 milioni di abitanti che fino a due mesi fa nelle dichiarazioni dei suoi governanti si auto-promuoveva come un modello per tutti gli altri. Gli angeli sono caduti a terra.
Siamo arrivati a questo punto pur essendo stati i primi in Occidente a scoprire la minaccia, dicendo che "tutto è sotto controllo" (premier Giuseppe Conte, 31 gennaio), dopo un durissimo isolamento alla pechinese, affermando poi che "la situazione è sotto controllo, niente più lockdown" (premier Giuseppe Conte, 31 agosto), disquisendo in autunno sulle virtù del nostro sistema di contrasto, alzando la bandiera bianca in inverno di fronte all'inesorabile fatto che il sistema delle tre T (test, trattamento, tracciamento) all'italiana era crollato miseramente.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Bruxelles (Foto Ansa).Il fallimento è prima di tutto del governo che non ha mai fatto una seria e necessaria autocritica e ha accusato gli italiani di non essere un popolo responsabile delle proprie azioni. Se questa fosse la causa del boom dei contagi e dei morti in Italia, chi governa dovrebbe trarre la conclusione che non è capace di guidare il proprio popolo. La guida di una nazione è il mix di una serie di elementi, quelli caratteristici del comando: l'autorità va sposata all'autorevolezza, le leggi emanate all'efficacia, l'azione in sintonia con il messaggio. Tutto questo è mancato, la prova è nella crisi che si è aperta nella maggioranza in questi giorni. Un esecutivo che va in testacoda con la pandemia, un collasso economico devastante, la sfida della ricostruzione, una campagna di vaccinazione globale alle porte e la più grande rivoluzione dei rapporti internazionali dal dopoguerra a oggi, dovrebbe avere un altro passo e un altro tono. Quello che sta mancando ha un nome, si chiama politica.
Mentre scorrono i titoli di coda del 2020, annus horribilis, si sente in lontananza il cigolio del 2021. Siamo tra la paura e la speranza, tra il ferro e il fuoco, tra la luce e il buio. Abbiamo la certezza dei vaccini, è arrivata la cavalleria della scienza, ma l'emergenza sanitaria finirà quando la campagna di vaccinazione sarà dispiegata sul territorio e per farlo serve una grande organizzazione logistica, una mobilitazione del paese. Sta avvenendo? Siamo sulla torre di Babele, parlano tutti, il rumore è sovrano.
Il Regno Unito ha cominciato la distribuzione del vaccino da qualche giorno, gli inglesi si possono criticare finché si vuole, ma sono arrivati primi; gli Stati Uniti sono in pista, hanno centrato il risultato storico di aver prodotto due vaccini per primi (Pfizer e Moderna) e avranno l'impulso di una nuova presidenza che non può mancare il bersaglio; in Europa la Germania è il paese più attrezzato, come sempre, l'Italia appare in ritardo e non solo su questo fronte. Siamo agganciati all'Unione europea, questa è una speranza e un antidoto contro la nostra anarchia, ma preferiamo essere prudenti e realisti, perché il recente passato ci ha insegnato a osservare i fatti e poi confrontarli con le parole dette in anticipo.
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, con Teresa Bellanova (a sinistra), ministro dell'Agricoltura, ed Elena Bonetti (a destra), ministro per le Pari Opportunità (Foto Ansa).In questo scenario, la frattura che si aperta nel governo sulla istituzione di una cabina di regia del Recovery Fund è una conseguenza dell'assenza di una visione politica, il vero deficit di Palazzo Chigi. Matteo Renzi, può piacere o meno, ha aperto una discussione necessaria e Conte non potrà glissare: non si possono gestire oltre 200 miliardi con un comitato di tecnici che espropria le competenze dei ministri e del parlamento perché il risultato sarebbe il caos. Inoltre, come ha sottolineato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, non si può neppure immaginare di rendere esecutivi i progetti senza le Regioni. L'Italia è un sistema istituzionale complesso, articolato su più livelli e il titolo V della Costituzione riserva grandi competenze agli enti locali. Senza la collaborazione di tutti, non si va lontano, si resta fermi e sarebbe letale.
L'Italia non può fallire questi due obiettivi: la vaccinazione e la ricostruzione, perché il 2021 comincerà a proiettare l'ombra del debito pubblico decollato in maniera esponenziale (oltre il 160% del prodotto interno lordo) con una logica non di investimento ma di sola emergenza (è la differenza che passa tra il debito buono e quello cattivo di cui parlò - inascoltato - Mario Draghi mesi fa).
La realtà busserà alla porta e il contraccolpo della fine delle misure straordinarie sarà improvvisamente visibile sul fronte del lavoro (e siamo già a 622 mila occupati in meno), interi settori sono stati ristrutturati dalla crisi pandemica e si preparano a affrontare la realtà del mercato, la "stay home economy" è destinata a restare in molti campi, è cambiata l'agenda della contemporaneità.
Ecco perché la discussione che si è aperta sul governo e il premier Conte è necessaria e opportuna. O il governo si rafforza e cambia passo, o si volta pagina prima che sia troppo tardi. Non è un problema personale, non è in gioco la biografia di Conte o la fortuna politica di Renzi, è un tema che riguarda l'intera nazione. Per andare avanti, servono idee chiare, leadership, capacità di trascinare il paese verso un'altra era, siamo entrati in un nuovo mondo.
05
Il mondo senza Io
È peccato scrivere questo. È peccato pensare parole che nessun altro pensa e metterle su un foglio che nessun altro deve vedere. È vile e malvagio. È come se parlassimo da soli alle nostre orecchie. E sappiamo bene che non c'è trasgressione più nera del fare o pensare da soli. Abbiamo infranto le leggi. Le leggi dicono che gli uomini non possono scrivere a meno che il Consiglio delle vocazioni non glielo chieda.
Che mondo sarà? Somiglia sempre più a quello descritto nelle distopie di Aldous Huxley nello splendido "Brave New World", del fin troppo citato George Orwell e del poco conosciuto Anthem, un gioiello di Ayn Rand dove anche la parola "Io" scompare. In origine il titolo dell'opera doveva essere "Ego", è la storia di un mondo a una dimensione dove l'individualismo è bandito e regna il collettivismo estremo, fino alla dissoluzione di ogni pensiero critico. Rand pubblicò il libro nel 1938 in Inghilterra (l'idea nacque negli anni Venti, quando Rand viveva ancora nell'Unione Sovietica), ma incontrò enormi difficoltà a pubblicarlo negli Stati Uniti (l'editore Macmilla rifiutò il libro dicendo che l'autrice "non capiva il socialismo", incredibile) dove il mondo dell'editoria era dominato già dal pensiero radical (non era ancora arrivato lo "chic" che vi aggiunse quell'irregolare di Tom Wolfe). Rand cambiò il titolo in corso d'opera, trasformandolo da "Ego" a "Anthem" (ode, inno) con lo stesso timbro, l'affermazione della personalità dell'individuo, l'autonomia del pensiero, l'originalità del pensare e creare in un mondo che si avviava al conformismo di massa, quello di Rand era (è) un inno alla vita dell'uomo sulla terra, senza nessuna escatologia, dove il protagonista scopre improvvisamente la parola "Io". In una lettera a Cecil B. De Mille (produttore e regista leggendario di Hollywood, suo è il capolavoro "I dieci comandamenti") l'autrice descrive il libro come "dramatic fantasy", ne propone una stilizzazione per un film, nonostante l'interesse dei produttori per il soggetto. Ancora negli anni Sessanta Rudolf Nureyev vuole metterlo in scena. Nessuno di questi progetti vide la luce. Ma l'idea del libro, quell'incubo (come vedremo) è andato avanti.
06
Amazon e lo stop alla critica sulle misure anti-Covid
Alex Berenson è un ex reporter del New York Times che ha nel cassetto un libro sul Covid-19 e i mezzi che sono stati usati per contrastarlo. Non è un negazionista, ha fiducia nella scienza, fa il suo mestiere di cronista e pensa che i lockdown non siano la soluzione migliore, ma parte del problema. Ha pubblicato un libro digitale su Amazon, un'indagine dettagliata sul tema, senza pregiudizi e perfettamente documentata, il risultato è che il gigante del commercio elettronico lo ha censurato e ha tentato di non distribuire più il libro sulla sua piattaforma. Berenson ha raccontato la sua avventura sul Wall Street Journal: "Da giugno, Amazon ha cercato per due volte di sopprimere gli opuscoli che ho scritto su Covid-19. Non contengono teorie cospiratorie, come gli scienziati che hanno scritto la Grande dichiazione di Barrington, credo semplicemente che molte misure per controllare il coronavirus siano state dannose, controproducenti e non supportate dalla scienza". Ora immaginate quale potere ha Amazon, il più grande distributore di libri del mondo decide cosa può essere letto e cosa no in materia di coronavirus (e non solo, basta allargare lo sguardo) e in questo caso non parliamo di un'opera strampalata, ma di quello che nei paesi anglosassoni si definisce good reporting. Scrive Berenson: "Anche se sono stato un reporter del Times per un decennio e non sono un conservatore, quasi nessuno ha parlato in mio favore quando Amazon si è rifiutata di pubblicare i miei opuscoli sul Covid. Fortunatamente, manager come Elon Musk e figure dell'informazione indipendenti come Glenn Greenwald mi hanno difeso. Amazon alla fine ha ceduto. Ma molte altre persone e idee vengono ancora soppresse". Il tema è di enorme importanza, sull'articolo del Wall Street Journal mentre scriviamo ci sono 844 commenti e il profilo del lettore del WSJ è alto. Nel frattempo, i cervelloni di Amazon vendono il "Mein Kampf" di Adolf Hitler senza porsi alcun problema etico. Viviamo tempi interessanti. E conformisti. Forse troppo.
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all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.