17 Marzo
Vaccini e crisi tedesca. La cancelliera non è più di ferro
La coalizione tra Cdu e Csu per la prima volta sotto il 30% nei sondaggi, contagi in aumento del 20%, gestione del vaccino sbagliata. La fine dell'era Merkel è un problema per l'Unione europea. Relax internazionale, Biden definisce Putin "un killer". Letta e il sindaco di Roma, sudoku del segretario Pd per battere Grillo
Che succede? C'è un appuntamento domani con l'Ema per il giudizio sulla sicurezza del vaccino di AstraZeneca e su questo sono puntati i radar dei mercati e delle istituzioni europee. AstraZeneca è il pilastro delle campagne di vaccinazione nel Vecchio Continente. Angela Merkel è nei guai, la coalizione traballa, il suo successore è già all'angolo dopo il voto in soli due Stati, i contagi sono aumentati del 20%, a Berlino si celebra la fine di un'era e non si vede all'orizzonte come possa la Cdu continuare a governare in futuro, è il momento dei Verdi, dei Liberali, di una borghesia tedesca che vota i conservatori e perfino la Spd - dopo aver toccato il suo minimo storico - sembra per ora più vitale. Non a caso Mario Draghi parla di frequente con Emmanuel Macron, entrambi hanno uno spazio politico davanti, sono destinati a restare, il nome di Angela Merkel appartiene già al passato di una grande statista.
La crisi dell'Unione che guida la Germania è fotografata da un sondaggio del Forsa Institute. Per la prima volta da oltre un anno l'alleanza tra Cdu e Csu va sotto il 30% dei consensi. Se si votasse oggi per il rinnovo del Bundestag il blocco conservatore della cancelliera si fermerebbe al 29%: rispetto al maggio del 2020 si tratta di una flessione di 11 punti. Che cosa ha provocato un calo così forte? Lo scandalo della compravendita delle mascherine anti-Covid in cui sono coinvolti alcuni parlamentari, l'effetto del voto di domenica scorsa nei due Laender, la gestione della campagna di vaccinazione che non funziona e ora è aggravata dal picco dei contagi (+20%). Secondo questi numeri, in questo momento soltanto una coalizione tra Cdu/Csu e Verdi avrebbe una maggioranza al Bundestag. Candidati alla cancelleria? Il più popolare è il governatore bavarese Markus Soeder (che non a...
Che succede? C'è un appuntamento domani con l'Ema per il giudizio sulla sicurezza del vaccino di AstraZeneca e su questo sono puntati i radar dei mercati e delle istituzioni europee. AstraZeneca è il pilastro delle campagne di vaccinazione nel Vecchio Continente. Angela Merkel è nei guai, la coalizione traballa, il suo successore è già all'angolo dopo il voto in soli due Stati, i contagi sono aumentati del 20%, a Berlino si celebra la fine di un'era e non si vede all'orizzonte come possa la Cdu continuare a governare in futuro, è il momento dei Verdi, dei Liberali, di una borghesia tedesca che vota i conservatori e perfino la Spd - dopo aver toccato il suo minimo storico - sembra per ora più vitale. Non a caso Mario Draghi parla di frequente con Emmanuel Macron, entrambi hanno uno spazio politico davanti, sono destinati a restare, il nome di Angela Merkel appartiene già al passato di una grande statista.
La crisi dell'Unione che guida la Germania è fotografata da un sondaggio del Forsa Institute. Per la prima volta da oltre un anno l'alleanza tra Cdu e Csu va sotto il 30% dei consensi. Se si votasse oggi per il rinnovo del Bundestag il blocco conservatore della cancelliera si fermerebbe al 29%: rispetto al maggio del 2020 si tratta di una flessione di 11 punti. Che cosa ha provocato un calo così forte? Lo scandalo della compravendita delle mascherine anti-Covid in cui sono coinvolti alcuni parlamentari, l'effetto del voto di domenica scorsa nei due Laender, la gestione della campagna di vaccinazione che non funziona e ora è aggravata dal picco dei contagi (+20%). Secondo questi numeri, in questo momento soltanto una coalizione tra Cdu/Csu e Verdi avrebbe una maggioranza al Bundestag. Candidati alla cancelleria? Il più popolare è il governatore bavarese Markus Soeder (che non a caso ha detto che la formula delle alleanze dell'era Merkel è finita) con il 36% del gradimento nel sondaggio di Forsa. Tutti gli altri sono a distanze siderali. La Germania deve trovare un leader che per ora non c'è.
La crisi tedesca ha un grande impatto negativo sulla gestione europea dei vaccini, aumenta le incertezze della leadership di Berlino. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Pass Covid europeo per viaggiare
Sì, viaggiare. L'idea è semplice (e per alcuni voli intercontinentali è già previsto questo meccanismo, il titolare ha sperimentato l'Atlanta-Roma covid-free di Delta Airlines), un pass europeo per viaggiare con la certificazione sul vaccino, i test, etc. La Commissione europea ha presentato oggi la sua proposta legislativa, il "Digital Green Certificate" che non si limiterà a dimostrare il vaccino, ma fornirà anche dettagli (in assenza della vaccinazione) sul test negativo al Covid (compresi quelli rapidi) oppure sulla presenza di anticorpi da guarigione. In vigore entro meta' giugno, sara' disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo. "Si tratta di un approccio a livello Ue per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati per facilitare la libera circolazione all'interno dell'Ue, basato su un rigoroso rispetto della non discriminazione e dei diritti fondamentali dei cittadini dell'Unione", spiegano dalla Commissione. "Sarà definito un quadro tecnico a livello dell'Ue, da mettere in atto entro metà giugno, per garantire la sicurezza, l'interoperabilità e il pieno rispetto della protezione dei dati personali. Consentirà inoltre di estendere la possibilità a certificati compatibili rilasciati in paesi terzi". Si parte a giugno, è il tentativo di rianimare l'economia in estate. Sempre che tutto vada per il meglio con la vaccinazione e il controllo dell'epidemia. A che punto siamo?
02
L'Ue senza vaccini produce e esporta vaccini
Il caso tedesco ha un impatto sull'operato di Ursula von der Leyen che è in grande difficoltà. I paesi accusano la Commissione di non aver gestito bene la fase di approvvigionamento dei vaccini. E oggi siamo al paradosso che l'Europa li produce, li esporta, ma non li ha. È la stessa presidente a doverlo ammettere: "È difficile spiegare ai nostri concittadini perché i vaccini prodotti in Ue vanno in altri Paesi anche se loro producono vaccini e non torna indietro nulla", ha dichiarato stamattina la presidente della Commissione europea. L'Unione europea ha esportato 41 milioni di dosi verso 33 Paesi. "Abbiamo dal primo febbraio questo regime di autorizzazione delle esportazioni. Abbiamo ora trasparenza, sappiamo cosa succede, prima eravamo ciechi. Si tratta di un invito all'apertura perche' l'Ue è la regione più aperta, lo è stata anche nelle ultime sei settimane". Belle parole. Ma il risultato è che nell'Unione europea non ci sono i vaccini, mentre Stati Uniti e Regno Unito corrono. Quanto a Israele, è fuori classifica.
Prospettive? Senza vaccini sarà un disastro. È ancora la presidente della Commissione Ue a sottolinearlo: "La situazione epidemiologica sta peggiorando. Vediamo le varianti", soprattutto quella cosiddetta inglese, "quindi in lontananza c'è una terza ondata. Dobbiamo aumentare le vaccinazioni". Non è in lontananza, sta arrivando.
03
Il caso AstraZeneca e l'impossibile pretesa dell'eternità
Vivere nella contemporaneità sempre connessa è un paradosso: consumiamo le notizie senza più riuscire a immaginare il futuro. È come se l'istante fosse cristallizzato, un'esistenza senza domani. È l'effetto dei social media, la distruzione della complessità. Questo è lo scenario della pandemia. Il testo e il contesto sono sganciati dai fatti al punto che negli ultimi giorni siamo giunti al paradosso del vaccino che viene temuto più del virus. Il bene scambiato con il male. Siamo dentro l'assurdo, ma questa è la storia di AstraZeneca.
La semplice verità del vaccino (non mette al riparo da tutti i mali, è uno scudo per il solo coronavirus, una difesa eccezionale) viene percepita come un problema e non l'unica soluzione possibile, il miracolo della scienza che in un anno ha trovato l'antidoto efficace (tre vaccini in America, uno in Europa, due in Cina, uno in Russia e molti altri in rampa di lancio, ne saremo inondati e avremo bisogno di molti altri perché ci saranno altre pandemie) non basta. L'uomo occidentale oggi pretende l'impossibile, l'immortalità. La morte del sacro ha finito per illudere le masse sulla conquista dell'eternità in terra.
Il vaccino di AstraZeneca (il risultato della prima accademia del sapere mondiale, l'università di Oxford, la seconda più antica del mondo - la prima è quella di Bologna, anno 1088) rappresenta oggi la metà dei 26 milioni di dosi di vaccino somministrate nel Regno Unito, ma questo non basta a convincere i neo-scettici che siamo di fronte al più chiaro, ampio e straordinario test di efficacia del farmaco realizzato - a beneficio di tutti - dal governo britannico guidato da Boris Johnson. AstraZeneca è un'industria di livello assoluto, frutto di un racconto lungo un secolo, fa parte della storia dell'impero britannico.
La campagna di vaccinazione è la nostra unica arma a disposizione contro il coronavirus, non ne abbiamo un'altra. Il governo di Mario Draghi è nato con questa missione possibile. E l'Italia non può permettersi di fallire, siamo un paese fragile, la nazione più vecchia del mondo insieme alla Germania e al Giappone. Nei prossimi 5 mesi dovremo inoculare circa 80 milioni di dosi di vaccino. E ogni giorno celebriamo nascite e diciamo addio a qualcuno che ci lascia. Ogni anno muoiono (dati Istat, 2017) in Italia oltre 230 mila persone per malattie del sistema cardiocircolatorio, 186.495 sono i decessi per tumore, 52.905 sono i morti per problemi respiratori, 30.404 muoiono per malattie del sistema nervoso, 29.199 per malattie endocrine e metaboliche. La lista è lunghissima, è quella dell'inizio e della fine della nostra esistenza. Il vaccino in questa sceneggiatura ci protegge dal coronavirus, non dall'infarto miocardico acuto (22.056 morti) o dal tumore maligno al fegato-pancreas (21.305 morti). Il dottor Carlo Palermo, segretario dell'Anaao, il sindacato dei medici ospedalieri, l'altro ieri mi ha raccontato come "ogni giorno in Italia abbiamo una incidenza di 160 casi di tromboembolia e 350 di infarto miocardico acuto. Quanti di questi eventi si manifesteranno dopo l'inoculo del vaccino? Statisticamente è una probabilità elevatissima". I fatti, la realtà.
La psicosi dilaga e pochi sembrano in grado di riflettere su una cosa semplice e inesorabile: ogni giorno nascono e muoiono milioni di persone. Nel 1951 la popolazione della Terra era di circa 2,5 miliardi di persone, nel 2020 è balzata a 7,7 miliardi, secondo le proiezioni dell'Onu nel 2030 saremo 8,5 miliardi, nel 2050 il numero toccherà quota 9,7 miliardi e nel 2100 saremo 11 miliardi. Uomini, donne, bambini. Le nuove nascite tra il 2030 e il 2035 saranno circa 140 milioni all'anno e i morti circa 72 milioni all'anno.
Assisteremo all'ascesa e al declino di nuove e vecchie potenze, la scienza continuerà il suo viaggio nel futuro. L'uomo continuerà a crescere, moltiplicarsi e... morire. Questa storia meravigliosa cominciata 3,2 milioni di anni fa con la nostra progenitrice, Lucy, la prima mamma, l'Australopithecus afarensis scoperto in Etiopia nel 1974, è la nostra storia. Procede a balzi, è l'ordinario-straordinario del romanzo dell'uomo e della donna, il nostro ieri, oggi e domani.
Siamo piccoli e presuntuosi quando pensiamo di poter sopravvivere a tutto questo. Nel bel mezzo della nostra esistenza c'è l'imprevisto, il meraviglioso e l'orrore: grandi scoperte, nuovi orizzonti, piaghe bibliche, guerre, catastrofi naturali, il movimento immenso del cosmo. L'Antica Roma sembrava invincibile, l'Egitto era la patria dell'astronomia, la Grecia fu la culla della filosofia, l'Antica Babilonia era lo splendore dei suoi giardini pensili, l'impero britannico era considerato eterno e poi venne l'America e oggi riemerge la Cina.
Attendiamo il giudizio dell'Ema giovedì, preghiamo che confermi la qualità del vaccino di AstraZeneca (perché il contrario sarebbe una sciagura) e andiamo avanti. Ci saranno altri miliardi di questi giorni su un calendario (in)finito e forse un domani i figli dei figli dei nostri figli vedranno l'alba su un altro mondo.
***
Cose dell'altro mondo? Allora bisogna fare un salto a Roma.
04
Letta e il sindaco di Roma, sudoku per battere Grillo (che sprona Raggi)
Qual è il teatro di battaglia da osservare per capire cosa sta succedendo: Roma. C'è da eleggere il nuovo sindaco e nel Partito democratico Enrico Letta ha trovato tutto apparecchiato. Troppo. E così il neosegretario ha deciso di levare tovaglia e stoviglie. A un certo punto ieri è uscita la notizia (che notizia non era) che il candidato sindaco era Roberto Gualtieri, l'ex ministro dell'Economia. Con quale dote personale Gualtieri pensi di candidarsi non si sa, ma di certo Letta non ha deciso, vuol pensarci sopra, il problema è certo il destino personale di Gualtieri. E infatti in serata è arrivata la frenata, il nome non c'è bisogna discutere. Anche perché Raggi non se ne va e la strategia politica di Letta su Roma deve essere sintonizzata con quella nazionale. Quale?
Letta vuole costruire una coalizione dei partiti che riformisti e di sinistra, dunque prima cerca un terreno con Italia Viva, Azione, +Europa, LeU e dopo aver portato a casa un'intesa politica - rafforzata da un patto scritto per la nuova legislatura che partirà nel 2023 - aprirà a un dialogo con i Cinque Stelle in una coalizione di centrosinistra. Lo scopo di Letta è esattamente opposto a quello di Zingaretti ("O Conte o morte", è arrivata puntuale la morte - politica), non c'è un ineludibile patto con i penstastellati, non può esserci subalternità del Pd nei confronti dei Cinque Stelle. I due partiti sono in competizione. E non a caso Letta ha subito detto nel suo discorso d'esordio che "il governo Draghi è nostro". Ha pareggiato il conto che aveva lasciato scoperto Zingaretti, consentendo a Grillo di superare il Pd in draghismo. È in questo quadro che va vista la corsa per il sindaco di Roma. E non a caso Grillo stamattina ha detto come la pensa: "Massimo sostegno alla nostra guerriera Virginia Raggi!". Il messaggio di Beppe a Enrico è chiaro: la nostra candidata resta. L'avviso è doppio, perché significa che il Movimento farà la politica delle mani libere. E altrettanto farà il Pd da qui fino alla fine della legislatura. Il problema del segretario è doppio, perché una parte del Pd pensava di inoculare Gualtieri senza problemi, cosa fatta. E fatta non è. Stamattina Letta ha incontrato Gualtieri, ne è venuto fuori un ecumenico vi facciamo sapere che siamo entrambi irritati per la fuga in avanti. Che era ovviamente solo della fazione gualtierista, visto che Letta è segretario da meno di 72 ore.
Il segretario dovrà anche parlare con Goffredo Bettini, il quale stamattina ha detto una cosa su cui non si può sorvolare: "Da mesi c'è un tavolo di una possibile alleanza che ha deciso di svolgere le primarie per la scelta del Sindaco. So che sono emerse già candidature di valore. Dunque, qualsiasi persona intenda candidarsi deve partecipare ad esse. Anche la persona più autorevole, come nel caso di Roberto Gualtieri. Questo per rispetto dell'iter politico e programmatico che e' stato deciso insieme. Per rispetto dell'insieme dei gruppi dirigenti del Pd e della coalizione democratica. Per rispetto di tante personalita' di cui il Pd e' ricco, donne e uomini, che si sono gia' candidate o che, pur non candidate, hanno dato un contributo di grande rilievo con interventi, libri, e un'azione costante e diffusa nel territorio. Personalita', alcune delle quali, mie "grandissime amiche". Tutti avvisati, Bettini vuol fare le primarie. Anche Letta? Come cantava Battisti su parole di Mogol: lo scopriremo solo vivendo.
***
Che facciamo? Restiamo nel campo della saga dei dem. Andiamo in America. Siamo in piena "bideneide". E c'è poco da ridere.
05
Relax internazionale. Biden a Putin: è un killer
Non sapendo come innescare una guerra, Joe Biden ha detto che Vladimir Putin è un "un killer". Così, giusto per rasserenare il clima internazionale. In Russia non l'hanno presa benissimo. Il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, ha commentato le parole di Biden dicendo che "gli attacchi" contro Putin "sono attacchi contro il nostro Paese. Biden con la sua dichiarazione ha offeso i cittadini del nostro Paese, è un'isteria causata dall'impotenza. Putin è il nostro presidente e gli attacchi contro di lui sono attacchi contro il nostro Paese". Biden è da seguire con grande attenzione, la sua politica estera è quella di una potenza che non c'è più e sembra non essersi reso pienamente conto del cambio di scenario globale innescato dalla pandemia. Siamo già dentro un nuovo ordine mondiale.
06
L'allegra famiglia dem. Biden a Cuomo: si dimetta
Andrew Cuomo deve dimettersi. Chi l'ha detto? Un pericoloso repubblicano? Un nocivo trumpista con il cappellino Maga e la bandiera dei Confederati? No, le parole sono di Joe Biden. Secondo il presidente degli Stati Uniti il governatore democratico di New York Andrew Cuomo dovrebbe lasciare. Intervistato dalla rete ABC Biden ha fatto rintoccare la campana per Cuomo accusato di molestie sessuali: "Penso che probabilmente finirà anche per essere perseguito. Si dovrebbe presumere che una donna dica la verità e non dovrebbe essere un capro espiatorio e diventare vittima del suo farsi avanti. Ci vuole molto coraggio per farsi avanti". "Quindi - ha proseguito Biden - la presunzione è che dovrebbero essere prese sul serio. E Cuomo dovrebbe essere indagato. Ed è quello che sta succedendo ora". Bye bye Andrew. Un altro pretendente alla Casa Bianca nel 2024 è saltato.
07
Rintocchi di realtà al confine. Biden ai migranti: non venite
Com'era la storia che non c'è una crisi al confine americano? Dice Joe Biden, democratico, eletto alla Casa Bianca da legioni di no border: "Non lasciate le vostre case". Abbiamo pubblicato su List le foto di migliaia di migranti al confine tra Messico e Stati Uniti, ma la Casa Bianca per giorni ha negato che vi fosse una crisi al confine. Poi la realtà ha fatto rintoccare la campana anche per Biden che ha ammesso l'esistenza del problema. Sono le conseguenze dei suoi annunci elettorali. Spiega il segretario alla sicurezza interna, Alejandro Mayorkas, che "la situazione al confine sud-ovest è difficile. Stiamo lavorando tutto il giorno per gestirla e continueremo a farlo", ha detto aggiungendo che "ci vorrà del tempo e non vacilleremo nel nostro impegno per avere successo". Numeri: a febbraio più di 100.000 migranti illegali sono stati arrestati al confine, tra cui più di 70.000 adulti soli, quasi 20.000 persone con famiglia e ben 9.457 minori non accompagnati, di cui parecchi malati. Dunque, ecco la giravolta spaziale di Biden su Fox News: "Francamente, è qualcosa che il nostro paese non può gestire. È una crisi come raramente abbiamo avuto e certamente non abbiamo mai avuto ai confini. Ma la situazione è destinata a peggiorare".
Riepiloghiamo: i vaccini sono quelli dell'Operazione Warp Speed (ammininistrazione Trump) e sono America First (e li daremo agli paesi solo se "ci sarà un surplus"), i confini sono chiusi ("e non lasciate le vostre case"), la Cina è un problema di rispetto delle regole sul commercio e dei diritti umani e così non va bene (e "Xi è un dittatore"), le sanzioni sull'Iran restano. E naturalmente Putin "è un killer". Ci fermiamo qui, dicono che alla Casa Bianca ci sia Biden e non più Trump.
***
Chiudiamo questo numero di List con una gemma del notiziario, spiega bene perché siamo come siamo.
08
Spesa pazza. Il reddito di cittadinanza finora ci è costato 12,2 miliardi
Restare a casa, non lavorare (o farne uno in nero), incassare uno stipendio dallo Stato. Perfetto. È l'Italia degli assistiti a vita, tanto paga il contribuente che lavora. Quanto è costato finora il reddito di cittadinanza? Da aprile 2019 a febbraio 2021 sono stati spesi 12,28 miliardi di euro. E' quanto emerge dall'Osservatorio Inps sul reddito di cittadinanza. In totale sono state pagate più di 23 milioni di mensilità. Il mese nel quale si è speso di più è stato gennaio 2021 con oltre 691 milioni erogati. Si tratta di un enorme disincentivo a trovare occupazione. Perché mai dovrebbero cercare un lavoro, ne hanno già uno molto faticoso: mettercela tutta per non lavorare.
Post scriptum. Sì, certo che tra chi incassa l'assegno ci sono persone che ne hanno un grande bisogno, ma il titolare è della vecchia scuola: se ti pagano, fai almeno qualcosa per la società. Il problema è che nel niente non fanno niente e qualcuno s'era perfino inalberato nei mesi scorsi di fronte alla proposta di trovare ai percettori di RdC qualcosa da fare. Riposo assoluto, lo prescrive il medico del politicamente corretto. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.