6 Maggio
Vaccini senza brevetto. C'è chi dice no (e forse ha ragione)
Il no di Angela Merkel alla proposta di Joe Biden: "Il fattore limitante nella produzione dei vaccini sono le capacità di produzione e gli alti standard di qualità, non i brevetti". Dompè: "Il sistema va incentivato e non espropriato". Intanto la Cina corre, boom dell'export. E BoJo strappa un collegio storico al Labour. In Italia, Giorgia e Matteo litigano e non chiudono la partita dei sindaci di Roma e Milano
Che succede? Da lunedì partono le prenotazioni per vaccinare la popolazione dai 50 anni in su, la disponibilità di dosi è ampia, il generale Figliuolo accelera la campagna in vista dell'estate, la copertura per la popolazione più a rischio è ottima, con la riapertura si attende un rialzo dei positivi, il tasso nelle ultime 24 ore è salito al 3,6%. In calo le vittime, 258. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha prorogato lo stop all'ingresso da India, Sri Lanka, Bangladesh al 30 maggio, fatta eccezione per cittadini italiani. In India ieri si sono registrati ieri 414.188 nuovi casi di contagio e 3.915 morti.
Sintesi dello scenario: la crisi del coronavirus in Occidente sta finendo, la ripresa economica è già partita, ci sarà un balzo spettacolare della produzione. Attenzione, il coronavirus non è sparito, bisogna attrezzarsi per un nuovo mondo in cui la vaccinazione è un ciclo continuo.
La campagna italiana va, anche ieri sono stati somministrati oltre 500 mila vaccini:
Sono 22.644.364 le dosi finora somministrate in Italia, l'84,1% del totale di quelle consegnate, che sono finora 26.916.650: nel dettaglio 17.796.870 Pfizer/BioNTech, 2.217.900 Moderna, 6.565.080 Vaxzevria (AstraZeneca) e 336.800 Janssen (J&J). Le somministrazioni hanno riguardato 12.828.418 donne e 9.815.946 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 6.877.239.
Chiuso il bollettino giornaliero del Covid, la vita va avanti. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
La guerra dei pescherecci
C'è un gran casino in alto mare, i libici sparano ai pescherecci italiani, gli inglesi e i francesi giocano a battaglia navale intorno all'isola di Jersey e si divertono a inviare navi da guerra. Tutti ipnotizzati davanti allo schermo, storditi da maratone su Netflix in era pandemica, ci siamo dimenticati che il gambero rosso e il pesce azzurro non saltano fuori dalla stampante 3d.
La pesca è una...
Che succede? Da lunedì partono le prenotazioni per vaccinare la popolazione dai 50 anni in su, la disponibilità di dosi è ampia, il generale Figliuolo accelera la campagna in vista dell'estate, la copertura per la popolazione più a rischio è ottima, con la riapertura si attende un rialzo dei positivi, il tasso nelle ultime 24 ore è salito al 3,6%. In calo le vittime, 258. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha prorogato lo stop all'ingresso da India, Sri Lanka, Bangladesh al 30 maggio, fatta eccezione per cittadini italiani. In India ieri si sono registrati ieri 414.188 nuovi casi di contagio e 3.915 morti.
Sintesi dello scenario: la crisi del coronavirus in Occidente sta finendo, la ripresa economica è già partita, ci sarà un balzo spettacolare della produzione. Attenzione, il coronavirus non è sparito, bisogna attrezzarsi per un nuovo mondo in cui la vaccinazione è un ciclo continuo.
La campagna italiana va, anche ieri sono stati somministrati oltre 500 mila vaccini:
Sono 22.644.364 le dosi finora somministrate in Italia, l'84,1% del totale di quelle consegnate, che sono finora 26.916.650: nel dettaglio 17.796.870 Pfizer/BioNTech, 2.217.900 Moderna, 6.565.080 Vaxzevria (AstraZeneca) e 336.800 Janssen (J&J). Le somministrazioni hanno riguardato 12.828.418 donne e 9.815.946 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 6.877.239.
Chiuso il bollettino giornaliero del Covid, la vita va avanti. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
La guerra dei pescherecci
C'è un gran casino in alto mare, i libici sparano ai pescherecci italiani, gli inglesi e i francesi giocano a battaglia navale intorno all'isola di Jersey e si divertono a inviare navi da guerra. Tutti ipnotizzati davanti allo schermo, storditi da maratone su Netflix in era pandemica, ci siamo dimenticati che il gambero rosso e il pesce azzurro non saltano fuori dalla stampante 3d.
La pesca è una cosa concreta, altro che digitale, il mondo va avanti perché impiatta il cibo e ci sono 7 miliardi di anime sulla Terra che cercano la sopravvivenza. Il titolare ha trascorso la sua infanzia al mare, tra il cantiere navale del maestro d'ascia "Tatano" Spanu e il villaggio dei pescatori di Torregrande, fasciame e reti, verricello e timone, onde e radar, fari e stelle. Una grande fatica, il mestiere del pescatore.
Il porto dei pescatori nella Marina di Torregrande (Foto Mario Sechi).In Africa abbiamo un problema con Tripoli e la sua marina dal grilletto facile, nel Nord Europa c'è da chiarire come funziona la pesca nel canale della Manica in era Brexit. Non sono contese piccole, quella tra l'Italia e la Libia va avanti da sempre, quella tra Parigi e Londra è vecchia come la storia e in entrambi i casi si tratta della vita quotidiana di persone che vanno ogni giorno a cercare fortuna in mare.
I tre pescherecci italiani (Artemide, Aliseo e Nuovo Cosimo) erano in una zona "ad alto rischio" secondo il ministero degli Esteri italiano, una motovedetta libica ha sparato alcuni colpi di avvertimento che hanno ferito il comandante di una delle tre imbarcazioni. La Marina Militare italiana è intervenuta con la fregata Libeccio (che era a circa 60 miglia dalla scena) in soccorso dei pescatori in una zona a 35 miglia a nord della costa di Al Khums. Dalla Libeccio è decollato l'elicottero di bordo per prendere contatto visivo, mentre un velicolo ricognitore P-72 della Marina militare italiana è stato dirottato sulla zona. Un marittimo è stato ferito al braccio dai colpi sparati dai libici. Sembra un film, è la realtà.
02
Vaccino senza brevetto? C'è chi dice no (Merkel) e forse ha ragione
Sui vaccini gli Stati Uniti sono improvvisamente diventati generosi, dicono che è ora di levare i vincoli dei brevetti, ma in realtà desiderano solo stoppare un'avanzata della Cina in India e non solo. Un pezzo del mondo riapre, un pezzo del mondo chiude (Amazon ha rinviato il suo prime day in India e Canada), negli Stati Uniti il boom è partito e le aziende nella manifattura e ristorazione non trovano sufficienti lavoratori da assumere (hanno paura del Covid, devono badare ai figli, incassano assegni di disoccupazione più alti della retribuzione proposta). I vaccini dividono il mondo in due, chi ritorna alla vita e chi è nel limbo.
Dunque Joe Biden fa una mossa non prevista, coglie di sorpresa case farmaceutiche e alleati. "È una crisi sanitaria globale e circostanze straordinarie impongono misure sanitarie", spiega Biden. "L'amministrazione crede fortemente nella protezione della proprietà intellettuale ma per fermare la pandemia è a favore di una deroga per i vaccini". Big Pharma ha risposto duramente: "Questo cambiamento non servirebbe a salvare vite. Si scontra poi con la dichiarata politica del presidente Biden per ricostruire le infrastrutture americane e creare posti di lavoro con il trasferimento di innovazioni americane a paesi che puntano a minare la nostra leadership nelle scoperte biomediche", afferma in una nota il presidente e amministratore delegato di PhRMA, Steve Ubl. "Questa decisione non fa nulla per affrontare le vere sfide per fare quante più immunizzazioni possibili - continua Ubl - comprese la distribuzione all'ultimo miglio e la limitata disponibilita' di materie prime".
L'Oms appoggia Biden. "Questo è un momento monumentale nella lotta contro il Covid-19", twitta Tedros Adhanom Ghebreyesus definendo "potente" l'esempio di leadership".
Tutto a posto dunque? No, l'Unione europea si spacca. Mario Draghi è favorevole alla "rimozione di tutti gli ostacoli" perché "i vaccini sono un bene globale", ma Angela Merkel non sarebbe favorevole all'idea americana. Secondo la Süddeutsche Zeitung, che cita una portavoce del governo, a Berlino la pensano così: "La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro. Il fattore limitante nella produzione dei vaccini sono le capacità di produzione e gli alti standard di qualità, non i brevetti. Noi lavoriamo su più fronti su come si possa in Germania e nell'Ue, ma anche a livello globale, migliorare la capacità di produzione, e questo fanno anche le imprese coinvolte", ha concluso la portavoce, sottolineando anche che la proposta degli Usa avrebbe "consistenti implicazioni per la produzione dei vaccini in generale". Oggi si apre il vertice di Oporto, nell'agenda dei leader europei (Draghi sarà presente) c'è anche questo tema. Achtung.
03
Biden e il Doge di Venezia
Molto interessanti sono le considerazioni che fa Sergiò Dompè, presidente dell'omonimo gruppo farmaceutico, sulla proposta di Biden. “Non mi aspettavo che il discorso dei brevetti venisse liquidato con degli slogan. Sa che mi è venuto in mente? Il Doge di Venezia”. Dompè dice al Corriere della Sera che il Doge “nel 1474 fece un editto per promuovere la conoscenza e l’innovazione e attirare nella Serenissima la migliore intellighenzia riconoscendo i diritti di invenzione a patto che le scoperte venissero rese pubbliche” mentre “in un momento come questo in cui abbiamo compiuto uno sforzo incredibile per trovare in meno di 12 mesi un vaccino utilizzando una tecnologia che un anno e mezzo fa non esisteva, be’ in un momento storico del genere vengono proposte ricette semplicistiche”. Biden non è il Doge, dunque spiega Dompè quelle frasi “le avrei viste bene in bocca ad altri, non a Biden”, perché “ha dimostrato di non avere sufficiente consapevolezza della complessità che sorregge un risultato così straordinario, frutto di un sistema che andrebbe incentivato anziché espropriato. Governi, industrie, gruppi di ricerca, tutti insieme per raggiungere l’obiettivo”. Conclusione: “L’idea dell’esproprio brevettuale significa non lavorare con chi quel brevetto lo possiede. Insomma è un intervento divisivo. La quantità immensa dei vaccini prodotti oggi è frutto dell’enorme sforzo di un’unica squadra. E adesso dire alle aziende, che certo hanno avuto la loro parte, grazie, potete accomodarvi, mi sembra davvero mancanza di realismo”. Secondo l’industriale farmaceutico, invece, “questi successi dovrebbero servire a tenerci uniti e non a dividerci” anche perché “rischiamo ogni volta di ricadere nelle vecchie ideologie e in vecchi schemi” in cui Big Pharma fa la parte cattiva, mentre “Il mondo è cambiato, non si possono lanciare certe proposte al di fuori del contesto”. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
***
Nel frattempo, mentre l'Occidente si spacca come un'anguria al sole, il Dragone prosegue la sua marcia nella conquista del mondo.
04
Boom dell'export cinese
Il presidente cinese Xi Jinping visita lo stabilimento di un costruttore di macchinari nella regione di Guangxi (Foto Zuma).La Cina corre, le esportazioni in aprile hanno accelerato e così anche l'import che ha toccato il massimo da dieci anni. La ripresa in America sta trainando l'export cinese (e qui sta tutto il dilemma di Joe Biden sul che fare con Pechino, non può farne a meno). Le esportazioni sono aumentate del 32,3% rispetto a un anno fa e sono pari a 263,92 miliardi di dollari, le previsioni degli analisti si fermavano a un +24. 1%. Al boom cinese ha contribuito anche la crisi del Covid in India, che ha spostato verso Pechino alcuni ordini della manifattura. Tutto bene? Non proprio, ci sono come sempre fattori che frenano la crescita, in particolare la crisi dei microchip, problemi di logistica, come la carenza di container e le tariffe di trasporto che sono molto alte. Si cita, tra i tanti casi, quello di Etelec electronics, un produttore di luci a led con sede a Zhongshan che ha smesso di prendere nuovi ordini dal 26 aprile, a causa di una carenza di circuiti integrati. La catena della produzione non è stata ancora ricostruita dopo oltre un anno di crisi pandemica.
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Il mondo va, fuori dall'Unione europea succedono cose...
05
Il super giovedì del Regno Unito. Primo colpo di BoJo
Boris Johnson e Carrie Symonds al voto a Londra (Foto Zuma).Ieri nel Regno Unito oltre 48 milioni di cittadini hanno votato per rinnovare 143 consigli comunali, 129 deputati di Holyrood, il Parlamento scozzese, 60 deputati del Senedd, il Parlamento gallese e i sindaci, tra gli altri, di Londra, Bristol e Liverpool. Un super giovedì elettorale che comincia a mostrare lo scenario della politica inglese: il Labour ha perso dopo 57 anni il collegio di Hartlepool, nell'ex 'muro rosso' del Nord dell'Inghilterra. La deputata Tory Jill Mortimer è stata eletta alla Camera dei Comuni nell'unico voto suppletivo nazionale, battendo il ministro ombra laburista dei Trasporti, Jim McMahon. Il Labour è in crisi e non la nascondono le paginate dei giornali contro Boris Johnson. Il primo colpo di cannone della giornata è a favore di BoJo.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con un volo sulla politica italiana. Rasoterra.
06
Giorgia e Matteo litigano. E hanno un problema a Roma e a Milano
Potrebbe vincere facilmente, rischia di perdere rovinosamente. Così è messo il centrodestra in Italia nella partita dei sindaci. Guido Bertolaso ha detto no alla candidatura a Roma, Gabriele Albertini ha rinunciato a sorpresa ("mia moglie è contrarissima") a quella a Milano. Stop e barca in alto mare senza una rotta precisa. Stefano Folli, oggi su Repubblica spiega bene come “la destra, o se si preferisce il centrodestra, sta dando prova in questi giorni di una singolare inclinazione autodistruttiva” in quanto “il problema è tutto politico e riguarda soprattutto Lega e Fratelli d’Italia, quindi la destra propriamente detta, perché la componente moderata di Forza Italia si tiene in disparte, senza adoperarsi più di tanto per mediare fra i due cosiddetti alleati”, tanto che “si potrebbe persino immaginare che la frattura non dispiaccia troppo ai berlusconiani, desiderosi di guadagnare qualche vantaggio e un po’ di spazio al centro, magari interloquendo con il Pd di Enrico Letta”.
La questione di Albertini candidato a Milano non è ancora chiusa del tutto, è lo stesso ex sindaco a spiegare oggi la sua posizione: “A Mannheimer, che conosco da anni, ho chiesto se si stava inventando un oscar alla carriera per il suo amico. È il terzo sondaggio di Eumetra che mi dà in vantaggio. Nel sondaggio della Ghisleri sono dietro a Sala di 3,6 punti, ma 1 o 2 punti dipendono dal fatto che la candidatura era solo virtuale. Certo, se fosse andato peggio mi avrebbe messo più tranquillo. Invece uno mi dà vincente e l’altro quasi vincente…”. dice Albertini. E il no come lo spiega, oltre alle ragioni personali forse c'è anche qualche perplessità sulla coalizione (riecco il problema): “Questa volta ho detto un solo no. Subito. Salvini mi ha chiesto di prendere un po’ di tempo e rifletterci. È stato talmente generoso nelle sue lodi che ho accettato. Ma gli ho anche chiesto di capire quale fosse la posizione di Berlusconi. Non lo avevo più sentito da quella volta in cui mi aveva offerto il massimo che un leader può offrire a un suo adepto: il ministero che volevo e un posto sicuro al Senato”. Finisce qui? Forse no: “Se ci fosse un candidato credibile sono pronto ad aiutarlo sempre che mi venga richiesto”. In che modo? “Anche con una lista”. La partita resta aperta.
In realtà il problema è che Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono impegnati in una feroce competizione che autodistrugge l'idea stessa di coalizione. Dovrebbero impegnarsi a definire un programma di governo per presentarsi come alternativa, sono euroscettici e questo non basta certo a farne dei magnifici campioni per il futuro, non hanno un programma di governo perché ora è più comodo non avere un'idea, basta dire no a quelle del Pd e dei Cinque Stelle (che a loro volta ne hanno poche e ben confuse). Dunque la faccenda tra Salvini e Meloni è tutta caratteriale, di ambizioni personali, di umori e dispetti. Salvini è andato al governo e cerca di fare un'opposizione interna che avrebbe un senso se ci fosse anche un obiettivo finale per la destra tutta, ma questo non può esserci perché Meloni è all'opposizione anche e soprattutto della Lega. La storia dei sindaci rivela questo problema dell'oggi che si proietta sul domani. Giorgia si accontenta di superare Matteo nei sondaggi, poi spera di farlo anche nelle urne e così il patatrac è certo: forse vinceranno le elezioni, ma perderanno un'altra volta il governo.
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aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.