2 Maggio

Venezuela, la partita si gioca a Cuba

Niente spallata del Primo Maggio, l'esercito resta fedele a Maduro. La Casa Bianca accusa la Russia, il Dipartimento di Stato minaccia l'intervento armato, Trump punta il dito su Cuba e minaccia l'embargo totale sull'isola. Guaidó chiama allo sciopero, la situazione è in stallo, la rivoluzione resta un sogno

E la rivoluzione? Per ora può attendere. Prendere il controllo del Venezuela senza l'esercito è impossibile e Guaidò non ha i militari dalla sua parte, la Difesa è ancora nella mani di Maduro, tutti i personaggi che contano nel mestiere delle armi sono rimasti fedeli al regime. Questo è il verdetto del Primo Maggio: piazze piene, ma la spallata non c'è. La partita non è più tra Guaidó e Maduro, ma tra Donald Trump e Vladimir Putin. Mike Pompeo, il segretario di Stato americano, ha attaccato la Russia, secondo la Casa Bianca è stato il Cremlino a bloccare il passaggio dei vertici militari dalla parte dell'opposizione. Fatto non improbabile, visto che i russi questa partita a scacchi la giocano fin dall'inizio. Gli Stati Uniti si ritrovano con una rivoluzione incompiuta e nel caos vedono crescere la matrioska russa in quello che è il loro spazio geopolitico. Troppo. Il gioco passa sul quadrante dell'alleato di sempre di Mosca, Cuba. Non a caso Trump ha dedicato al tema due tweet di avvertimento: 

Bentornati ai vecchi tempi della Guerra Fredda, fu JFK durante la crisi dei missili del 1962 a lanciare il 21 ottobre l'embargo, el bloqueo, contro il regime di Fidel Castro che stava installando postazioni missilistiche sovietiche nell'isola. Allora fu la crisi dei tredici giorni in cui si sfiorò un conflitto nucleare tra Stati Uniti e Russia, oggi è la crisi in Venezuela. Ieri, oggi, domani. La storia ama ripetersi in varie forme.

In mezzo, c'è il popolo venezuelano, diviso tra speranza e desiderio di libertà e paura di perdere anche l'ultimo brandello di pane e socialismo dell'era Chavez. Così ieri "l'operazione libertà" di Guaidò per far cadere il governo di Nicolas Maduro ha dovuto trovare un altro sbocco perché quello militare non c'è. Si riparte dalla lotta sindacale, il leader dell'opposizione ha chiamato i...


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