18 Marzo
Via libera
L'Ema ha ribadito che il vaccino di AstraZeneca è "sicuro, efficace e i benefici sono superiori ai rischi" che "sono inferiori a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata". Draghi: "Vaccinazione riprende già da domani". La sfida tra Stati Uniti e Cina per l'egemonia. Putin risponde a Biden ("gli auguro buona salute"), Medvedev cita Freud e la politica estera diventa una questione di salute della Casa Bianca
Che succede? La giornata era racchiusa nell'attesa, fino a poco fa. Quella per il verdetto dell'Ema sul vaccino AstraZeneca, il giudizio è arrivato: "Il vaccino AstraZeneca è sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi e la somministrazione dei sieri", ha affermato Emer Cooke, la direttrice di Ema, che ha ribadito: "Il vaccino non può essere associato a un incremento degli eventi di trombosi". I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca "sono inferiori a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata" ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza). Siamo a 25 rari casi di trombosi su 20 milioni di vaccinati. Punto e a capo, la vaccinazione con AstraZeneca può ripartire. Panorama aggiornato della vaccinazione nel mondo:
Si va dritti al punto: vaccinare è la premessa per la ricostruzione. L'Unione europea dopo la decisione della Germania di fermare la campagna con il vaccino di Oxford era finita nel limbo, con pesanti conseguenze sulla fiducia della popolazione. Una pensata di Berlino scaturita in un momento di grande confusione politica (la sconfitta della coalizione di governo di Angela Merkel nelle elezioni in due Land importanti e il crollo di consensi nei sondaggi per la prima volta sotto il 30%) e psicosi di massa in Germania che ha finito per propagarsi in tutti i governi dell'Unione. Il dominio dell'irrazionale. Si riprende il racconto interrotto, quello che ci condurrà al superamento della crisi pandemica.
Commento del premier Mario Draghi: "Il Governo italiano accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell'Ema. La somministrazione del vaccino AstraZeneca riprenderà già da domani. La priorità del Governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile".
01
Locomotiva americana e dragone cinese
Dagli Stati Uniti giungono segnali importanti sulla ripresa economica, la Federal Reserve ha rivisto le sue stime sulla produzione...
Che succede? La giornata era racchiusa nell'attesa, fino a poco fa. Quella per il verdetto dell'Ema sul vaccino AstraZeneca, il giudizio è arrivato: "Il vaccino AstraZeneca è sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi e la somministrazione dei sieri", ha affermato Emer Cooke, la direttrice di Ema, che ha ribadito: "Il vaccino non può essere associato a un incremento degli eventi di trombosi". I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca "sono inferiori a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata" ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza). Siamo a 25 rari casi di trombosi su 20 milioni di vaccinati. Punto e a capo, la vaccinazione con AstraZeneca può ripartire. Panorama aggiornato della vaccinazione nel mondo:
Si va dritti al punto: vaccinare è la premessa per la ricostruzione. L'Unione europea dopo la decisione della Germania di fermare la campagna con il vaccino di Oxford era finita nel limbo, con pesanti conseguenze sulla fiducia della popolazione. Una pensata di Berlino scaturita in un momento di grande confusione politica (la sconfitta della coalizione di governo di Angela Merkel nelle elezioni in due Land importanti e il crollo di consensi nei sondaggi per la prima volta sotto il 30%) e psicosi di massa in Germania che ha finito per propagarsi in tutti i governi dell'Unione. Il dominio dell'irrazionale. Si riprende il racconto interrotto, quello che ci condurrà al superamento della crisi pandemica.
Commento del premier Mario Draghi: "Il Governo italiano accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell'Ema. La somministrazione del vaccino AstraZeneca riprenderà già da domani. La priorità del Governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile".
01
Locomotiva americana e dragone cinese
Dagli Stati Uniti giungono segnali importanti sulla ripresa economica, la Federal Reserve ha rivisto le sue stime sulla produzione del 2021 in netto rialzo, due punti in più rispetto alle precedenti analisi economiche. Segno che la campagna di vaccinazione americana sta dando ottimi frutti. Deve partire anche l'Europa. Dunque locomotiva americana in corsa, campagna di vaccinazione robusta, record del Dow Jones. La Federal Reserve ieri ha spalancato i cancelli della ripresa economica, ha confermato la politica monetaria espansiva e confermato che non toccherà i tassi d'interesse fino al 2023. La risposta di Wall Street è arrivata ieri con l'inversione della direzione della seduta (era negativa) e con l'indice Dow Jones che ha superato i 33.000 punti per la prima volta (e nel pomeriggio di oggi corre ancora positivo).
Secondo il Fomc, il direttivo dell'istituto centrale statunitense, il Pil americano salirà del 6,5% quest'anno, contro il +4,5% atteso a dicembre. Confermato anche il programma di acquisti di titoli da almeno 120 miliardi di dollari al mese non viene modificato. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha spieato che "il peggio per l'economia è stato evitato ma nessuno deve compiacersi". La svolta americana c'è, gli altri seguiranno. Nel secondo semestre ci sarà un forte rimbalzo dell'economia, un passo decisivo per l'avvio di un new normal post-pandemico. Le stime della Bce sull'Eurozona sono più caute proprio per le difficoltà che ha incontrato il piano di vaccinazione.
La Cina corre, basta questo trittico di immagini per capire che il capitalismo cinese viaggia pieno ritmo. Guardate qui, immagini dell'Esa:
Concentrazioni di diossido di azoto. Prima, durante, dopo la pandemia. Tutto chiaro no? Ecco perché l'Occidente deve ripartire in fretta.
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Sul piano delle relazioni internazionali, le frasi di Joe Biden su Putin ("un killer") hanno innescato una crisi ancora più profonda tra Stati Uniti e Russia. Il presidente americano ha commesso una gaffe? In ogni caso, si tratta di un'uscita incauta, pericolosa e soprattutto non rettificata dalla Casa Bianca. Se chiami "killer" quello con cui devi mantenere la pace nel mondo, non cominci bene la tua opera. Il Cremlino ha reagito con durezza e ha richiamato in Russia il suo ambasciatore a Washington. Viviamo tempi interessanti. Con Biden forse troppo. Facciamo il nostro giro di giostra, partiamo dall'America e dalla Russia, questa storia è destinata a seminare sorprese nel prossimo futuro (e il campo da gioco delle due potenze sarà l'Europa, come sempre).
02
Putin a Biden: stia in salute (senza ironia)
Alla Casa Bianca deve esserci parecchia confusione sulla linea da condurre nella politica estera, perché dire che Putin è un assassino è un'accusa che potrebbe rovesciarsi sulla killing machine americana ogni giorno. La diplomazia è fatta spesso di necessarie asprezze - fino alla guerra, che come insegna Carl Von Clausewitz è "una continuazione della politica" - ma lanciare quell'accusa durante un'intervista, dirlo in quella maniera, è un'operazione che lascia di stucco anche il più disincantato degli analisti delle relazioni internazionali. Vediamo come l'ha messa giù Biden:
Una gaffe? Un momento di smarrimento del presidente? Non sarebbe la prima scivolata (e non sarà l'ultima) di Biden, il problema è che alla risposta Biden ha fatto seguire altro ("pagherà un prezzo") e dopo 24 ore non c'è una virgola che provi a smussare la crisi diplomatica. Il Cremlino ha naturalmente colto la palla al volo (perché si tratta chiaramente di un passo troppo lungo rispetto alla scenario) e così Putin ha cominciato a danzare come una vespa di fronte a Biden. Ha augurato a Biden di stare in salute: "Per quanto riguarda la dichiarazione del mio collega americano, come ha detto lui stesso ci conosciamo personalmente. Cosa gli risponderei? Gli direi: sii sano! Gli auguro buona salute". Putin ha sottolineato di non esser in modalità ironica. E questo dice tutto. Putin non ha chiuso così il punto, ha continuato a tirare di dritto e rovescio, con una trama di gioco molto sottile: "Nella storia di ogni nazione, ogni Stato ci sono molti eventi difficili, drammatici e sanguinosi. Ma quando valutiamo altre persone, o quando valutiamo anche altri Stati, altri popoli, ci sembra sempre di guardarci allo specchio, di vedere le nostre stesse qualità. Perché spostiamo sempre su un'altra persona quella che è la nostra sostanza". Le relazioni non si interrompono, ovvio, ma la Russia ha una grande scuola diplomatica (che ha la sua stella polare nella figura storica di Alexander Mikhailovich Gorchakov, il principe dello Zar) e proverà a trarre il massimo vantaggio da questa scivolata della Casa Bianca.
La questione della salute mentale di Biden riaffiora sulle labbra dell'ex presidente russo Dmitri Medvedev, oggi vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo: "Posso solo ricordare una citazione del dottor Freud, nella vita non c'è niente di più costoso della malattia e della stupidità".
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Abbiamo citato un personaggio storico fondamentale per sapere, per capire l'essenza della politica estera della Russia, il maestro al quale si ispirano i ministri degli Esteri, primo fra tutti, Serghei Lavrov, l'uomo al carteggio della nave di Putin. Un passaggio tratto da un List di qualche anno fa, più attuale che mai.
03
Il figlio della fortuna. Gorchakov e la politica estera russa
Vladimir Putin e Serghei Lavrov sono la versione reloaded dello Zar e del suo plenipotenziario nella politica estera, Alexander Mikhailovich Gorchakov, cancelliere dell’impero russo dal 1863 al 1883, nato a Khaapsalu, in Estonia, amico dello scrittore Alexander Pushkin che dedicò questi versi al suo giovane compagno di liceo: “Il figlio favorito della fortuna”. La storia, questo eterno ritorno. Lavrov osserva il quadro di Gorchakov sulla parete della sua stanza a 172 metri d’altezza, in uno dei sette grattacieli (le sette sorelle) costruiti durante l’epoca stalinista. La Gotham City del potere russo, il ponte di comando dal quale Lavrov governa la più potente rete di ambasciatori (e spie) del mondo.
Quando Stati Uniti e Europa giocarono alla rivoluzione di Kiev, agli occhi di Putin quella fu una minaccia all'integrità dello "spazio vitale" della Russia. La sua risposta in Crimea fu il primo passo per dire a tutti: le sfere d'influenza sono tornate, la vostra storia non è la mia storia, io sono questo, non posso essere altro. È il mio destino.
La politica russa è una matrioska. C'è Putin. E dentro Putin c'è Lavrov. Dentro Lavrov c'è la diplomazia russa, la sua capillare rete di corrispondenze, assonanze, dissonanze, azioni e reazioni. La pazienza. Il silenzio. E il colpo rapido. Riprendersi la Crimea fu una decisione naturale. Era già successo. Fu proprio Alexander Mikhailovich Gorchakov il promotore del ritorno della Russia tra le grandi potenze dopo la sconfitta nella guerra di Crimea nel 1856. Abituato a trattare a muso duro con il suo grande rivale, il cancelliere Otto Von Bismarck, Gorchakov si impegnò a tener fuori la Russia dai ribaltoni esterni dell’epoca per tenere insieme il suo impero e coniò in una circolare ai suoi diplomatici la frase “la Russia non tiene il broncio, la Russia riflette”. Personaggio affascinante, prismatico, di superba retorica (“l’Austria non è uno Stato, è un governo”), dotato di una pazienza oggi impensabile, trattò con gli Stati Uniti la cessione dell’Alaska, cosa che avvenne nel 1867, dopo dieci anni di duro negoziato sul prezzo. Stop and go. I suoi busti e dipinti esposti nelle stanze del grattacielo di piazza Smolenskaya a Mosca, sono un memento per ogni capo della politica estera russa. Fu il ministro degli esteri di Boris Eltsin, Evgheny Primakov, a rimettere la dottrina Gorchakov al centro del risiko post-sovietico. Un secolo e mezzo dopo la sconfitta della Crimea, ecco riemergere il Gorchakov contemporaneo, Lavrov. È l’uomo che ha progetta il “ritorno a casa” della Crimea dopo l’esilio in Ucraina deciso nel 1954 da Nikita Kruscev, il segretario del Pcus che aveva sciaguratamente confuso la sua vicenda personale con i destini di un popolo. La Crimea all'Ucraina. Possibile solo finché l'Ucraina era russa. Quando è saltato tutto l'equilibrio che teneva in piedi il regime di Kiev, la Russia "è tornata a casa".
04
Il 18 marzo di Putin. Tra Crimea e Black Lives Matter
Il 18 marzo del 2014 Putin firmò la legge che rimetteva la casella della Crimea nella Federazione Russa. Oggi è il settimo anniversario dell'annessione. Putin oggi è idealmente nella "sua" Sebastopoli e dal Mar Nero ha tirato un altro fendente, un'altra risposta a Biden che lo accusa di essere un assassino: "L'insediamento degli europei nel continente americano è stato seguito dall'eliminazione della popolazione locale, con un genocidio come lo chiamano oggi, il genocidio diretto delle tribù indiane. Ed è stato seguito da un periodo di schiavitù molto duro, difficile, molto brutale. Tutto questo viaggia lungo la storia, accompagna la vita negli Stati Uniti fino ad oggi. Altrimenti, da dove verrebbe il movimento Black Lives Matter? Gli afroamericani affrontano l'ingiustizia ancora oggi".
Colpire l'avversario con la Storia è sempre un'operazione che vorrebbe raddrizzare un legno storto, è sempre una manipolazione destinata ad essere parziale, ma la sortita di Putin coglie un punto debole della contemporaneità americana: Biden a sua volta ha usato la Storia per colpire Trump, il Black Lives Matter fu (è) il movimento che i Democratici sostennero contro quello che per le classi in progress era il governo "dell'uomo bianco" americano. Tutto il fenomeno della cancel culture parte dalla riscrittura della storia della fondazione degli Stati Uniti. Processo di revisione che è in corso, sta curvando verso la dissoluzione la società dei diversi che fu costruita sulla Costituzione dei padri fondatori, tanto da esser giunto alla follia di considerare una statua di Abramo Lincoln a Boston come un esempio di razzismo. Lincoln rimosso dalla pubblica piazza, l'uomo che abolì la schiavitù! A quel punto, tutto diventa (im)possibile, anche che Putin attacchi Biden usando la Storia americana. Infine, una certezza che Putin mette sul tavolo, a riprova di come a Mosca abbiano più chiaro di quanto si immagini la fase difficile della storia americana: "Lavoreremo con loro, ma nei campi che ci interessano e alle condizioni che riteniamo vantaggiose per noi. Dovranno tenerne conto, nonostante tutti i tentativi di fermare il nostro sviluppo". Dovranno tenerne conto.
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Questo incredibile scambio di accuse tra Biden e Putin ha una parola chiave: omicidio.
05
Camus, De Sade e l'omicidio
A un certo punto, mentre ricostruivo i passaggi di questo scambio di colpi di maglio tra grandi potenze, ecco riemergere dalla memoria un libro possente: L'uomo in rivolta, l'incendio dell'anima di Albert Camus.
L'uomo in rivolta è un'opera distillata finemente, goccia dopo goccia, un libro di lunga meditazione, longue durèe, un manuale di navigazione nel mare della vita. Lo lessi da ragazzo, fu una furiosa rivelazione. La sua attualità permanente è tutta nell'illuminazione del Male (che si nasconde anche nell'assolutismo del Bene), un'esplorazione della giungla dell'0micidio. A pagina 50, nel capitolo intitolato "I figli di Caino", un passaggio sul marchese De Sade:
Il progetto che De Sade volge nella mente presuppone la neutralità benevola dell'autorità. La repubblica del delitto non può essere, per lo meno provvisoriamente, universale. Deve fingere d'obbedire alla legge. Tuttavia, in un mondo che non ha altra norma che l'omicidio, sotto il cielo del crimine, in nome di una criminale natura, Sade obbedisce in realtà solo alla legge instancabile del desiderio. Ma desiderare senza limiti significa anche accettare di essere desiderati senza limiti. La licenza di distruggere implica che si possa essere distrutti. Si dovrà dunque lottare e dominare. Sola legge di questo mondo è la legge della forza: suo principio motore, la volontà di potenza.
In poche righe, la sintesi di quello che vediamo, la battaglia dialettica tra Biden e Putin è questa esplorazione del non-detto: quale sovrano in Terra può vantare il diritto dell'omicidio?
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Che facciamo? Torniamo in Italia, è stata una giornata di ricordo, di riflessione, di preparazione all'azione. Dobbiamo uscire dalla crisi del coronavirus. Per questo è arrivato il governo di Mario Draghi.
06
Il 18 marzo di Draghi. Ricostruire senza dimenticare
Un anno di crisi del coronavirus, decine di migliaia di morti. Oggi a Bergamo l'Italia li ricorda tutti, in uno dei luoghi-simbolo dell'epidemia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha commemorato le vittime del covid e ricordato che questa battaglia sarà vinta grazie ai vaccini.
di Mario Draghi
Non possiamo abbracciarci, ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti ancora più uniti.
A partire da qui, da questo luogo che ricorda chi non c’è più.
In questa città non vi è nessuno che non abbia avuto un familiare o conoscente colpito dal virus.
Cari bergamaschi, avete vissuto giorni terribili in cui non vi era nemmeno il tempo di piangere i vostri cari, di salutarli e accompagnarli per l’ultima volta.
Sono tante le immagini di questa tragedia, che hanno colpito tutti, in Italia e nel mondo.
Una su tutte è indelebile: la colonna di camion militari carichi di bare.
Era la sera del 18 marzo, esattamente un anno fa.
Questo bosco non racchiude solo la memoria delle tante vittime cui va oggi il nostro pensiero commosso.
Questo luogo è un simbolo del dolore di un’intera nazione.
Lo testimoniò già, con la sua presenza alla commemorazione del 28 giugno al Cimitero Monumentale, il Presidente della Repubblica.
È anche il luogo di un impegno solenne che oggi prendiamo.
Siamo qui per promettere ai nostri anziani che non accadrà più che le persone fragili non vengano adeguatamente assistite e protette.
Solo così rispetteremo la dignità di coloro che ci hanno lasciato.
Solo così questo bosco della memoria sarà anche il luogo simbolo del nostro riscatto.
Siamo qui per celebrare il ricordo perché la memoria di ciò che è accaduto nella primavera dello scorso anno non si appanni.
Ricordare ci aiuta a fare buone scelte per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del lavoro dei cittadini.
Ricordare i tanti e magnifici esempi di “operatori del bene” espressi nell’emergenza da questa terra ci dà la misura della sua capacità, del suo sacrificio.
Vorrei ricordare gli operatori dell’ospedale Papa Giovanni XXIII.
In questi mesi hanno dato un contributo straordinario di professionalità e di dedizione, spesso pagato con la vita.
Vorrei ricordare il miracolo - e non si può definire diversamente - dell’ospedale da campo della Fiera di Bergamo.
Allestito in pochi giorni dagli Alpini, dalla Protezione Civile e dagli artigiani volontari.
E sostenuto dalla grande generosità dei cittadini bergamaschi.
Il sindaco Giorgio Gori ricorda nel suo libro - che ha come titolo “Riscatto” - anche i mille volontari, ragazze e ragazzi, che hanno aiutato le persone in difficoltà.
Il sindaco li ha chiamati, a ragione, i “nuovi mille” di Bergamo.
In tutta Italia sono tantissimi i protagonisti silenziosi di questa rete di solidarietà.
Sono tante le figure simbolo della resistenza civile di questa comunità che oggi vorrei ricordare.
Ne cito solo alcune:
Don Fausto Resmini era il prete degli ultimi.
A lui è stato intitolato il carcere di Bergamo di cui era il cappellano.
Con lui rendiamo omaggio ai sacerdoti della diocesi bergamasca deceduti per il virus.
Tra i sindaci storici di questa comunità, rivolgo un pensiero a Piero Busi, primo cittadino per 59 anni di Valtorta, morto nella casa di riposo che aveva contribuito a creare.
E a Giorgio Valoti di Cene, 70 anni, al suo quarto mandato.
Tra gli operatori sanitari: Maddalena Passera, medico anestesista.
Deceduta a 67 anni poco dopo suo fratello Carlo, medico di base.
Diego Bianco, 46 anni, un operatore del fondamentale servizio del 118 della Soreu di Bergamo.
Tra le forze dell’ordine, l’appuntato scelto dei Carabinieri Claudio Polzoni, 46 anni.
Con loro ricordiamo tutte le vittime della pandemia e ci stringiamo intorno alle loro famiglie.
Il governo - e lo sapete bene - è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile.
Questa è la nostra priorità.
La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale.
Nella giornata di oggi, l’Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda.
Qualunque sia la sua decisione, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi.
L’incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche.
Abbiamo già preso decisioni incisive nei confronti delle aziende che non mantengono i patti.
Il rispetto che dobbiamo a chi ci ha lasciati deve darci la forza per ricostruire il mondo che essi sognavano per i propri figli e nipoti.
Tutta la comunità bergamasca ha dato prova di saper reagire, di trasformare i lutti e le difficoltà in voglia di riscatto, di rigenerazione.
Il suo esempio è prezioso per tutti gli italiani che, sono certo, non vedono l’ora di rialzare la testa, ripartire, liberare le loro energie che hanno reso meraviglioso questo Paese.
E io sono qui oggi per dirvi grazie e per impegnarmi insieme a tutti voi a ricostruire senza dimenticare.
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Come chiudiamo questo numero di List? Evasione, andiamo lontano. Con una galleria di immagini tra futuro e presente.
07
Il nostro cielo tra 4 miliardi di anni
La collisione tra le galassie di Andromeda e la Via Lattea, con comodo, tra 4 miliardi di anni.
Ciao, sono il Sole e questo non è uno scherzo di Halloween.
Mi chiamo Kepler 22-b, forse per voi umani sono abitabile, venite a trovarmi, sono a 620 anni luce dalla vostra Terra.
Ci stiamo preparando, il numero di missioni nello spazio non è mai stato così intenso nella storia dell'uomo, la seconda corsa nello spazio è cominciata. Allacciate le cinture. E buona serata.
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rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.