27 Febbraio

Vincerà il virus. Degli ottimisti

La crisi del coronavirus ha messo a nudo le lacune del sistema-paese e della sua classe dirigente. Ma tra disinformatia e pessimisti, si apre il varco per chi sa cogliere nuove opportunità. Marco Patricelli sfoglia le pagine della storia e racconta perché alla fine prevarranno quelli che nel silenzio e lontano dai riflettori faranno funzionare la macchina e cambieranno le cose

I contagiati dal coronavirus in Italia sono 528, i morti sono 14. Il governo sta cercando di cambiare il criterio di classificazione e comunicazione del contagio (saranno annunciati i casi gravi, dicono) dunque a Palazzo Chigi hanno realizzato di aver provocato un mega incendio e cercano di correre ai ripari dopo aver scalato la classifica mondiale dell'epidemia. Le Borse sono in rosso fisso, quelle europee sono entrate in territorio di correzione, Wall Street in fase di pre-apertura fa lampeggiare in negativo i futures di tutti gli indici dell'azionario, guadagnano l'oro e i metalli preziosi, ancora in calo il prezzo del petrolio. In Italia si discute di governissimo, siamo circondati da un mondo parallelo che usa una crisi sanitaria per cercare di risolvere una crisi politica. 

di Marco Patricelli

È lapalissiano che ognuno farebbe a meno degli eventi infausti, sia provocati sia subìti, ma è nella natura dell’uomo cercare di dominarli. Winston Churchill, che dovette fronteggiare l’aggressione nazista e una guerra che sembrava senza speranza riuscendo pure a vincerla, sosteneva che l’ottimista è colui che vede un’opportunità in una tragedia, mentre il pessimista vede solo la tragedia in un’opportunità. L’esperienza storica, e non solo della Seconda guerra mondiale, dà ragione allo statista britannico. In questi convulsi momenti della contemporaneità, in cui alla patologia del coronavirus si è aggiunta una psicopatologia della vita quotidiana che imbarazzerebbe persino Sigmund Freud, è forse il caso di cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno in un evento infausto che è costato la vita di esseri umani, ha messo a nudo le criticità del sistema-Paese, ha sconvolto qualche milione di persone che gravitano o fanno parte delle zone rosse, ha scatenato una tempesta mediatica con la pioggia inquinata dalle informazioni a goccia, la disinformazione proliferata sul web, lo stillicidio di notizie inverificabili e non verificate.

Una “malattia”, quella...


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