19 Febbraio
War Game
Biden è convinto che Putin abbia deciso l'invasione. Il presidente della Russia apre le esercitazioni militari con la Bielorussia, test con le forze strategiche e nucleari, lancio di missili. Tensione altissima nel Donbass. La Germania invita il presidente americano alla prudenza, la responsabile degli Esteri, Baerbock: "In situazioni di crisi, la cosa peggiore è presumere o cercare di indovinare". Mappe, foto, libri, cronaca e storia
A che ora è la guerra? Non perdete tempo a guardare l'orologio, la guerra è sempre questione di un attimo e di solito ti coglie in contropiede. Stamattina sono molto istruttive alcune dichiarazioni che arrivano dalla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Visto il tono di alcuni conferenzieri (che evidentemente non sanno esattamente cosa significa stare al fronte e mandare i soldati a morire), sarebbe il caso di ribattezzarla con la parola "insicurezza". Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
La Conferenza di Monaco e l'unità nella Nato (che non c'è)
L'intervento di Olaf Scholz alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza (Foto Epa).Olaf Scholz, cancelliere della Germania:
La pace può essere preservata solo se accettiamo che i confini non vengano più spostati. Questo è il principio che deve essere garantito in Europa.
Sempre Scholz, lo stratega:
Una premessa centrale è che anche i Paesi più forti si attengano alle regole del gioco. Per dirlo con estrema chiarezza: niente giustifica i movimenti di truppe della Russia ai confini dell'Ucraina.
Un altro Scholz, stile onusiano:
Ci sono questioni di sicurezza importanti per tutte le parti, per esempio sul controllo degli armamenti e la trasparenza dei movimenti militari.
Scholz, in versione da giardino:
Nessun paese sia cortile di un altro paese.
Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, versione Patriots:
Se la Russia attaccherà l'Ucraina, la Nato si rafforzerà all'est dell'Europa.
Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, nei panni di Terminator:
Se Mosca vuole meno Nato ai suoi confini ne avrà di più. Se la Russia vuole spaccare la Nato, avrà una Nato ancora più unita.
Stoltenberg, versione orologiaio:
Mosca sta cercando di portare indietro la ruota della storia.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, tutti in coro:
L'Ue e la comunità transatlantica...
A che ora è la guerra? Non perdete tempo a guardare l'orologio, la guerra è sempre questione di un attimo e di solito ti coglie in contropiede. Stamattina sono molto istruttive alcune dichiarazioni che arrivano dalla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Visto il tono di alcuni conferenzieri (che evidentemente non sanno esattamente cosa significa stare al fronte e mandare i soldati a morire), sarebbe il caso di ribattezzarla con la parola "insicurezza". Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
La Conferenza di Monaco e l'unità nella Nato (che non c'è)
L'intervento di Olaf Scholz alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza (Foto Epa).Olaf Scholz, cancelliere della Germania:
La pace può essere preservata solo se accettiamo che i confini non vengano più spostati. Questo è il principio che deve essere garantito in Europa.
Sempre Scholz, lo stratega:
Una premessa centrale è che anche i Paesi più forti si attengano alle regole del gioco. Per dirlo con estrema chiarezza: niente giustifica i movimenti di truppe della Russia ai confini dell'Ucraina.
Un altro Scholz, stile onusiano:
Ci sono questioni di sicurezza importanti per tutte le parti, per esempio sul controllo degli armamenti e la trasparenza dei movimenti militari.
Scholz, in versione da giardino:
Nessun paese sia cortile di un altro paese.
Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, versione Patriots:
Se la Russia attaccherà l'Ucraina, la Nato si rafforzerà all'est dell'Europa.
Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, nei panni di Terminator:
Se Mosca vuole meno Nato ai suoi confini ne avrà di più. Se la Russia vuole spaccare la Nato, avrà una Nato ancora più unita.
Stoltenberg, versione orologiaio:
Mosca sta cercando di portare indietro la ruota della storia.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, tutti in coro:
L'Ue e la comunità transatlantica sono pienamente allineate. Abbiamo risposto con una sola voce e un messaggio.
Boris Johnson, primo ministro britannico, dopo il Partygate:
La diplomazia può ancora prevalere.
Annalena Baerbock, ministro degli Esteri della Germania, un improvviso sussulto di realismo:
In situazioni di crisi, la cosa peggiore è presumere o cercare di indovinare
***
Tutte queste dichiarazioni, l'ansia di affermare che c'è comunità di intenti, un timore che comincia a serpeggiare, segnalano il problema che sta sopra e sotto questa storia: la Nato è divisa e la guerra quando si avvicina non è più come pubblicare una proprio foto su Instagram, si muore. Il presagio del presidente ucraino Zelensky è concreto: "Nessuno vuole morire per noi". Che tutto questo emerga proprio dalla Conferenza di Monaco è un incastro storico non casuale, anche se l'analogia è eccessiva, il calembour di date e situazioni è intrigante: 1938/2022. Sempre Monaco. Sempre l'Est dell'Europa, il cuore del mondo. Scenario? Andiamo avanti.
02
L'oracolo americano: la Russia attaccherà l'Ucraina
Convinto. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dice che la Russia attaccherà l'Ucraina (Foto Epa).La Russia attaccherà l’Ucraina. Questa pensa la Casa Bianca, questo dice il Presidente degli Stati Uniti. “Sono convinto che Putin abbia preso la decisione di invadere l'Ucraina”, ha detto Joe Biden ieri sera, gli americani non hanno cambiato il copione, per loro l’attacco è “imminente”. Il tono di Biden durante la conferenza stampa delle ore 22.00, dopo il vertice con gli alleati della Nato e dell’Unione europea, è ancora più deciso rispetto alle dichiarazioni dei giorni scorsi, come se fossero in corso eventi nuovi, un’accelerazione verso il conflitto in queste ore.
Il presidente americano non chiude la porta al negoziato con Mosca, non può farlo almeno formalmente: ”C’è sempre spazio per la diplomazia, fino a quando Mosca non attacca". Tra gli obiettivi, secondo le notizie di intelligence americane, vi sarebbe anche la capitale: "Crediamo che abbiano come obiettivo Kiev". Secondo la Casa Bianca dunque i fatti stanno per precipitare, tanto da sconsigliare al presidente ucraino Volodymyr Zelensky il viaggio di oggi in Germania (ci andrà ma ha fatto sapere che "tornerà in giornata"), per partecipare alla conferenza sulla sicurezza di Monaco a cui partecipa anche la vicepresidente americana Kamala Harris. Quando i cronisti hanno chiesto a Biden un parere sulla trasferta di Zelensky, Biden ha risposto con un ammonimento: “Potrebbe non essere una scelta saggia. Ma è una sua decisione”. Frase che fa intendere la possibilità di un’invasione russa nelle prossime ore. Assente Zelensky, Putin avrebbe una ragione in più per invadere il paese, l’occasione per penetrare in Ucraina e creare un vuoto di potere.
Biden ha argomentato così la sua posizione : "Ho avuto due importanti telefonate, la prima con i membri del Congresso, la seconda con la vicepresidente Kamala Harris, che è a Monaco. Negli scorsi giorni abbiamo avuto notizie di violazioni dello spazio aereo ucraino da parte russa, i russi hanno fatto circolare la voce che l'Ucraina volesse portare avanti un attacco esteso. Non c’è niente di logico in questo, nel pensare che gli ucraini possano fare una cosa simile. Sono tutte notizie false per giustificare un'azione militare". Gli americani avevano fissato la data dell’attacco “imminente” per mercoledì, siamo giunti a sabato, il calendario della guerra di Washington è diventato un rebus in cui tutto è subito, tra una settimana, un mese, forse mai: “Le forze russe intendono attaccare nelle prossime settimane, nei prossimi giorni, noi ad alta voce stiamo ripetutamente chiedendo alla Russia di fermarsi. Se la Russia perseguirà nei suoi obiettivi, provocherà morti inutili: noi non manderemo soldati al confine, noi abbiamo fornito aiuti all'Ucraina per la sua sicurezza con 650 milioni di dollari, e garantito anche un miliardo di dollari di aiuto per la sua popolazione", dice il presidente americano. Che conferma naturalmente di aver pronte le sanzioni concordate con gli alleati (ma la discussione a Bruxelles ieri sera non era per niente così chiara): “Siamo pronti a imporre sanzioni, non è troppo tardi per la de-escalation e tornare al tavolo".
03
La volpe del Cremlino, i missili e un avviso a Biden (dalla Germania)
Vladimir Putin continua il suo show of force, stamattina sono partite le esercitazioni delle forze "di deterrenza strategica". Putin e Lukashenko, il presidente della Bielorussia, stanno osservando operazioni di larga scala. Sono coinvolte le forze aerospaziali, il distretto militare meridionale, le forze missilistiche strategiche, le flotte del Mar Nero e del Nord, sommergibili armati di missili nucleari, e le forze missilistiche strategiche. La supervisione di Putin, ricorda il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, è necessaria quando sono coinvolti i missili strategici e da crociera. "Tali test di lancio sono ovviamente impossibili senza il capo dello Stato. Sapete della famosa valigetta nera con il bottone rosso". È la valigetta con i codici di lancio per un attacco nucleare. È il teatro della guerra.
Operazioni militari. Lukashenko e Putin nella sala di controllo del Cremlino (Foto Epa).Un fatto nuovo c'è: Putin sta abilmente sfilando la tessitura diplomatica a Biden, il quale insegue i vari protagonisti, cerca di tenerli insieme. Tutte le sue telefonate fanno parte di questo gioco di dritto e di rovescio in corso tra la Casa Bianca e il Cremlino. Così ecco Biden che parla con Macron (che va al Cremlino nella veste di Monsieur Fixit, definizione di Foreign Affairs), poi parla con Olaf Scholz (il quale non vede l'ora che questa storia sia chiusa, c'è in ballo il gas dei tedeschi e la sicurezza dello spazio vitale della Germania), fa approvare piani di aiuto miliardari per i paesi dell'Est Europa (Polonia e altri), rassicura Zelensky e fa arrivare armi a Kiev e infine la telefonata dell'altro ieri sera a Mario Draghi che, guarda caso, è stato invitato da Putin a Mosca. Biden sta inseguendo Putin. Come diceva Deng Xiaoping, "non importa se il gatto è bianco o è nero, l'importante è che prenda il topo". Chi è il gatto e chi è il topo in questa storia?
La volpe del Cremlino gioca una partita a poker diplomatica che ha un obiettivo non chimerico: spaccare la Nato, convincere i leader europei che seguire la via di Washington sarà un disastro per la sicurezza nel Vecchio Continente. Il presidente russo ovviamente fa il suo gioco, ha l'appoggio di Pechino perché a Xi Jinping interessa separare l'Unione europea dagli Stati Uniti, ma qual è l'interesse dell'Europa? Se è quello di mantenere l'ordine e la sicurezza in casa, allora la strategia finora adottata dalla Casa Bianca è un problema serio perché è il fattore destabilizzante. Per questo sono emerse le differenze, i dubbi, i silenzi, l'obiettivo politico americano ha lo scudo dell'Atlantico, l'Europa no e la mappa in queste faccende è la base di qualsiasi negoziato, la geografia comanda.
Segretario di Stato. Anthony Blinken alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza (Foto Epa).Speranze? C’è una data fissata sul calendario, un incontro importante, il 24 febbraio, quando il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov si incontreranno. È una scadenza a cui la Casa Bianca guarda con un mix di messaggi che anticipano scetticismo, è lo stesso discorso di Biden a confermare il quadro nebuloso: “Se nel frattempo avranno scelto la guerra pagheranno un alto prezzo, i nostri partiti sono uniti, il popolo è unito, l'Europa è unita, il mondo intero è unito". In realtà le distanze tra Europa e Stati Uniti sono grandi, ieri sera Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri ha chiesto che le eventuali sanzioni siano equilibrate, calibrate rispetto alle azioni di Putin e agli obiettivi dei paesi (e dunque delle aziende) che hanno rapporti commerciali intensi con la Russia. Se casca tutto, cola a picco anche il business con l’Ucraina.
La Germania, il paese nella posizione più delicata per ragioni storiche, geografiche, strategiche, è in attesa degli eventi. Una nota diffusa dal portavoce del cancelliere tedesco dice che durante il vertice di ieri con Biden è emersa “l’aspettativa che la Russia alla fine metta da parte l’idea dell’invasione, ma ci saranno provocazioni e altre escalation. Nella nota diffusa, si parla di "urgente e necessario segnale di una de-escalation e di cogliere costruttivamente le offerte negoziali ripetutamente offerte dagli Usa e dagli alleati". Si punta tutto, ancora una volta, sugli accordi di Minsk, sulla soluzione diplomatica che “deve essere perseguita con il sostegno della Germania e della Francia nel formato Normandia”. Tutti gli alleati esprimono solidarietà, il fronte anti-russo sembra unito, ma come ha detto con realismo Zelensky “nessuno vuole andare a morire per noi”.
Un invito alla prudenza. Annalena Baerbock, responsabile degli Esteri della Germania (Foto Epa).E proprio da Berlino arriva un caldo invito a Biden a tornare sui binari della prudenza. "In situazioni di crisi, la cosa peggiore è presumere o cercare di indovinare" cosa accadrà, ha detto dopo un incontro con i colleghi del G7 la ministra degli Esteri, Annalena Baerbock. Rispondeva a una domanda sulle dichiarazioni fatte da Biden a proposito dell'invasione "imminente". Le condivide? Non pare.
Biden ha confermato ieri che non ci sarà in caso di attacco di Mosca nessun invio di truppe in difesa del territorio ucraino. Gli Stati Uniti che obiettivo hanno? Vorrebbero mantenere intatto il loro dominio sulla Nato e Putin sta lavorando per dividere gli alleati. Dopo il ritiro dall'Afghanistan, nessuno si fida più ciecamente degli americani, Kabul ha segnato la fine di una storia. Biden alla fine conta sul fatto che un’azione militare di Mosca sarebbe condannata da tutto il mondo: “Ci sono molte questioni che dividono la nostra nazione dal mondo, ma tenere testa alla Russia non è tra queste. Gli americani sono uniti, i partiti sono uniti, il mondo intero è unito". Può darsi, ma non la pensa così il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace che in un’intervista al Sunday Times l’altro ieri ha affermato: “Tira un’aria da Monaco 1938”, accusando alcuni alleati, alludendo in particolare alla Germania che dipende dalle importazioni di gas russo.
04
La miccia accesa nella polveriera del Donbass
Che guerra sarebbe? Convenzionale, ma con armi sofisticate e una superpotenza nucleare in assetto di guerra, uno scenario incredibile. Il mondo sta scivolando nella guerra e nessuno sembra preoccuparsi dell’effetto domino che potrebbe innescare un conflitto nel cuore dell’Europa. Secondo Biden, "Putin pensa di convincere il mondo di essere in grado di cambiare la dinamica in Europa in un modo che non può”. Neanche questo è vero, perché la Russia di Putin ha costruito una rete energetica di cui l'Europa ha bisogno, non c'è un gasdotto che collega Washington a Roma. Il Cremlino ha un solo obiettivo primario e non è quello di un'invasione: dare all'Ucraina uno status di neutralità, farla ritornare nella dimensione del "cuscinetto" e tenere lontane le postazioni della Nato dai tetti di Mosca, il problema dei "5 minuti di Putin". Tutto quello che vediamo in queste ore è lo strumento di pressione, quella che il generale prussiano Carl von Clausewitz definiva così: "La guerra è una continuazione della politica con altri mezzi".
Cosa farà Putin lo sa solo Putin, Biden come oracolo non ha un curriculum degno di nota, quanto allo stratega, per il Commander in Chief della Casa Bianca parla il disastroso ritiro dall’Afghanistan. Conduce questa partita con metodi a dir poco singolari, può darsi che gli vada bene, ma il rischio è alto e si gioca sul terreno dell'Europa, il nostro.
Schieramento sul campo? Più va avanti la guerra di parole, più truppe s’ammassano sul terreno, è una regola della guerra alla quale non si sfugge neppure nell’era contemporanea. La Russia deve mantenere le posizioni e mostrare le brigate meccanizzate e l’aviazione pronta all’attacco.
Secondo il Pentagono più del 40% delle forze russe ammassate ai confini dell'Ucraina sono ora in una posizione di attacco. Il numero di truppe russe dispiegate nell'Ucraina settentrionale, orientale e meridionale è uperiore a 150 mila unità. "Il 40-50% è in posizione di attacco. Si sono schierati in punti di raccolta tattici nelle ultime 48 ore”, dice il solito anonimo della Difesa (i cui obiettivi nel far uscire la notizia di soppiatto sono chiari: accelerare la crisi). Le truppe si concentrano intorno a “punti di raccolta tattici”, aree vicine alla linea del fronte dove un'unità militare si raduna prima di lanciare un'offensiva. Ieri Mosca aveva 125 battaglioni dell'esercito vicino ai confini ucraini, rispetto ai 60 in tempi normali e agli 80 all'inizio di febbraio.
I leader separatisti hanno chiamato stamattina a prepararsi al conflitto. L’agenzia Ria Novosti ha dato notizia che il capo dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha annunciato la mobilitazione generale. Lo stesso ha fatto Donetsk, anche il capo della Repubblica popolare di Luhansk, Leonid Pasechnik ha firmato un decreto sulla mobilitazione generale. Sono oltre 10mila i profughi delle repubbliche filorusse di Donetsk e Lugansk che hanno già attraversato il confine russo. Le pietre stanno rotolando a valle.
Nel Donbass la situazione è in fase di sgretolamento, com’era logico attendersi: ieri è esplosa un’autobomba sull’auto di un leader dei separatisti russi a Donetsk, poi un incidente in un oleodotto (di dubbia origine secondo alcuni analisti), fuoco incrociato tra esercito ucraino e filo-russi, violazione sistematica del cessate il fuoco da tutte le parti.
I morti di Odessa. Le immagini delle vittime del massacro del 2014 in una commemorazione del 2 maggio 2021 (Foto Zuma).Chi pensa che in questa storia ci siano i buoni e i cattivi, con le parti assegnate, non conosce la crudeltà del conflitto in Ucraina, l’orrore della rivoluzione, la strage di Odessa, quando il 2 maggio del 2014, estremisti di destra appiccarono il fuoco alla Casa dei Sindacati, dove si erano rifugiati manifestanti che si opponevano al regime change filo-occidentale: i vigili del fuoco rimasero a guardare, il palazzo fu circondato dai neonazisti, chi sfuggiva alle fiamme veniva linciato, morirono 48 persone, ucraine, di etnia russa, arse vive, torturate, strangolate. Su questa tragedia le menti illuminate hanno spento i fari.
05
Risiko in prima visione sul satellite
Separatisti e esercito di Kiev si scambiano le accuse, tutti contro tutti nel Donbass. I rappresentanti delle repubbliche filorusse hanno affermato che le forze di sicurezza ucraine hanno aperto il fuoco sulle loro posizioni. L'esercito di Kiev a sua volta ha denunciato 12 violazioni del cessate il fuoco stamane dopo 66 casi nelle precedenti 24 ore: secondo la loro versione, i separatisti hanno aperto il fuoco su oltre 20 villaggi usando armi pesanti, che sono proibite dagli accordi di Minsk. Chi vuole la guerra, non ha da far altro che spingere il pulsante del Donbass. A quel punto, la Russia interverrà in difesa della popolazione russofona e così avremo un conflitto in piena regola, scatteranno le sanzioni contro la Russia e la sceneggiatura prenderà vie che per ora sono sconosciute ma non lontane dal racconto di una guerra che si estende a tutto il paese. Nel cuore dell’Europa.
Un'immagine satellitare di Maxar dove si vedono i cacciabombardieri russi Sukhoj schierati nella base aerea di Primorsko-Akhtarsk.È la prima operazione militare su vasta scala tutta visibile (quasi), grazie alla tecnologia dei satelliti. Tanto che la fonte migliore per sapere, per capire, non è l’intelligence americana (che dice ovviamente quel che vuole e mischia il vero, il verosimile e il falso per i suoi scopi, arte della disinformatia, primo libro, prima riga) è Maxar Technologies, sede in Colorado, dominio dell’intelligence satellitare, gli occhi dell’Occidente che osservano "il nemico" dal cielo.
Maxar fornisce in tempo reale la situazione ai confini dell’Ucraina, i movimenti di truppe e mezzi della Difesa russa. Se sfugge qualcosa, si muove o sopra i satelliti di Maxar o sotto il terreno, il resto (quindi tutto) è completamente esposto al pubblico. Non è più la presenza del reporter sul campo, né quella della televisione, è un monitor sempre acceso sul teatro di guerra, uno “streaming” di pezzi che si muovono sul tavolo del Risiko, il videogame della battaglia. Dunque si tratta della prima guerra seguita passo dopo passo, questo significa che molti eventi sono “annunciati” dunque manca un tassello fondamentale del conflitto: l’effetto sorpresa. Tutto è squadernato. A noi non resta che attendere lo svolgersi dei fatti e cercare di capire quando e dove comparirà l’elemento chiave della guerra (e della pace), quello che farà svoltare la storia: la sorpresa.
06
Per sapere, per capire. Libri sul fronte della storia
Siamo di fronte a uno scenario di enorme complessità, il fronte dell'Ucraina è quello della storia che si dispiega con la marcia della cavalleria corazzata e per "leggerlo" bisogna lavorare sodo, occorrono letture robuste e un approccio multidisciplinare.
Si comincia con una storia della Russia, un libro non accademico, un racconto agile e intrigante, quello di Martin Sixsmith in Russia, il frutto di un lavoro per una serie della Bbc, perfetto per avere il quadro di mille anni di storia.
Si va avanti con un libro di geopolitica, serve il quadro generale, lo scenario degli elementi in gioco per capire quali sono gli interessi che muovono le grandi potenze e i piccoli attori di questa storia che si muove nello spazio che è il centro del mondo, l'Eurasia, dunque la lettura di The Revenge of Geography di Robert D. Kaplan è quello che serve.
È una nuova Guerra Fredda? Per dare una risposta bisogna conoscere quella vecchia, ecco allora un libro che è un classico, The Cold War (edizione italiana su Kindle), sintesi magistrale di John Lewis Gaddis, un viaggio eccezionale in un passato recente che in realtà pochi conoscono perché le generazioni cambiano e l'esperienza svanisce. C'era una volta il muro. C'era una volta il mondo prima del muro. C'era una volta il mondo con il muro. E rieccoci qua, la storia si diverte a giocare a dadi, la Russia è tornata (non era mai andata via, ma questo l'avevano capito in pochi).
E la guerra, questa sconosciuta? Ne ho segnalato tanti sull'argomento in questi anni su List, oggi vi propongo un volume diverso, bellissimo, Infografica della Seconda guerra mondiale, sfogliatelo con calma, ogni illustrazione è una cascata di informazioni sul conflitto, le sue origini, il suo svolgimento, l'immane tragedia, l'epilogo.
E un gran bel regalo per i vostri figli che studiano, per gli appassionati, per voi che volete curare l'anima, sapere, conoscere, studiare, capire.
Infine, ultimo giro, rettilineo, torniamo in Russia, questa grande terra - la più vasta del mondo - con una immensa storia culturale, una letteratura che ci ha regalato pagine eterne. Non si può comprendere la Russia, le sue aspirazioni, senza leggere i suoi autori classici. Forse questa è la più grande incomprensione, l'ignoranza. Come diceva Antonio Gramsci, "devi conoscere l'avversario".
Chiudo questa selezione parzialissima, insufficiente, presa al volo dalla mia biblioteca di cui perdo la mappa regolarmente, con un libro di Aleksandr Blok edito in Italia da Adelphi, L'intelligencija e la rivoluzione, una raccolta dei saggi di Blok sulla Rivoluzione d'Ottobre, lo splendore della tragedia dei bolscevichi che volevano "rifare tutto". Blok, il sommo poeta, che descrive il suo paese:
"La Russia muore". "La Russia non c'è più", "memoria eterna alla Russia", sento dire intorno a me. Ma di fronte a me c'è la Russia, quella che videro nei loro paurosi e profetici sogni i nostri grandi scrittori; quella Pietroburgo che vide Dostoevskij; quella Russia che Gogol' chiamò trojka in folle corsa. "La Russia è tempesta". La democrazia arriva "cinta di tempesta", dice Carlyle. La Russia è destinata a vivere tormenti, umiliazioni, scissioni; ma essa uscirà da queste umiliazioni nuova, e, in modo nuovo, grande.
Era il 9 gennaio del 1918. La Russia è ancora tempesta.
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termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.