14 Marzo
Xi e Putin, un rebus di guerra e pace
Conflitto in Ucraina sempre più intenso, i russi bombardano obiettivi militari al confine con la Polonia, a pochi chilometri dal territorio Nato. Rumors su una richiesta di assistenza militare di Mosca a Pechino. Oggi a Roma Jake Sullivan, il Consigliere di Biden per la sicurezza nazionale vedrà la controparte cinese. Il dilemma dell'Impero Celeste e la via d'uscita per il Cremlino. Missili sull'Iraq, attenzione all'Iran dal grilletto facile
A che punto è la guerra? Avanza a ritmo accelerato, mentre le soluzioni diplomatiche sono ancora a mezz'aria. Tutti cercano di prendere tempo, ma il tempo sta giocando a favore di Mosca. La Russia sta martellando l’Ucraina con una serie di bombardamenti che colpiscono obiettivi strategici e preparano il terreno dell’assedio delle città, strategia militare antica, spietata, purtroppo efficace: fame, sete, niente energia. Brent Ranaud, un reporter che aveva collaborato con il New York Times è stato ucciso in un checkpoint. Il Papa ha invocato la fine del conflitto, ancora una volta: "In nome di Dio fermate questo massacro". Il tributo di sangue cresce di giorno in giorno. La resistenza di Kiev, la strategia di Zelensky di tenere alta la guardia e invocare alla battaglia, ha un limite che tutti vedono: in queste condizioni, senza fatti nuovi, non può condurre alla vittoria e neppure a una sconfitta che porti un beneficio al tavolo della pace.
Chi fa la guerra detta i tempi e dobbiamo ripetere quello che viene omesso nella "consolatoria" narrazione occidentale: il problema non è la "guerra ibrida", ma i missili cruise di Putin. Le sanzioni non vanno in trincea, la loro efficacia è non solo limitata (e aggirabile), ma ha bisogno di tempo per dispiegarsi. Se compri petrolio e gas dalla Russia in piena guerra, c'è qualcosa che non va. E quel che non va è l'assetto strategico dell'Europa e degli Stati Uniti. O c'è un cambio di scenario (che in assenza di un allargamento del conflitto si chiama negoziato subito) o il finale rischia di essere quello della Russia che detta tutte le condizioni.
Chi farà la mossa? Serve un terzo che metta insieme i belligeranti per firmare la tregua e poi costruire la pace. Tre nazioni hanno le caratteristiche giuste per provarci: Israele, patria...
A che punto è la guerra? Avanza a ritmo accelerato, mentre le soluzioni diplomatiche sono ancora a mezz'aria. Tutti cercano di prendere tempo, ma il tempo sta giocando a favore di Mosca. La Russia sta martellando l’Ucraina con una serie di bombardamenti che colpiscono obiettivi strategici e preparano il terreno dell’assedio delle città, strategia militare antica, spietata, purtroppo efficace: fame, sete, niente energia. Brent Ranaud, un reporter che aveva collaborato con il New York Times è stato ucciso in un checkpoint. Il Papa ha invocato la fine del conflitto, ancora una volta: "In nome di Dio fermate questo massacro". Il tributo di sangue cresce di giorno in giorno. La resistenza di Kiev, la strategia di Zelensky di tenere alta la guardia e invocare alla battaglia, ha un limite che tutti vedono: in queste condizioni, senza fatti nuovi, non può condurre alla vittoria e neppure a una sconfitta che porti un beneficio al tavolo della pace.
Chi fa la guerra detta i tempi e dobbiamo ripetere quello che viene omesso nella "consolatoria" narrazione occidentale: il problema non è la "guerra ibrida", ma i missili cruise di Putin. Le sanzioni non vanno in trincea, la loro efficacia è non solo limitata (e aggirabile), ma ha bisogno di tempo per dispiegarsi. Se compri petrolio e gas dalla Russia in piena guerra, c'è qualcosa che non va. E quel che non va è l'assetto strategico dell'Europa e degli Stati Uniti. O c'è un cambio di scenario (che in assenza di un allargamento del conflitto si chiama negoziato subito) o il finale rischia di essere quello della Russia che detta tutte le condizioni.
Chi farà la mossa? Serve un terzo che metta insieme i belligeranti per firmare la tregua e poi costruire la pace. Tre nazioni hanno le caratteristiche giuste per provarci: Israele, patria di tanti russi, paese che conosce la guerra, guidato da Naftali Bennett, un leader che prova a scrivere la sua storia (e un po' anche la nostra) e ha la forza morale per affrontare il terreno accidentato del conflitto; la Turchia, porta dorata tra Oriente e Occidente, paese doppio e triplo, dentro la Nato e senza le sanzioni Ue contro la Russia, con un Erdogan sulfureo quanto basta per riuscire nell'impresa o fallire con un botto a sorpresa; la Cina, l'Impero Celeste che ha pazienza millenaria, la forza di oggi pronta a dominare il futuro, un presidente d'acciaio come Xi Jinping, leader che gode del culto che fu di Mao, è Pechino l'attore più forte e, come vedremo, forse qualcosa si muove nella Città Proibita dove tutto è concesso all'Imperatore. Il caso ha voluto che oggi a Roma ci sia Jake Sullivan, non è in vacanza, il Consigliere per la sicurezza nazionale di Joe Biden deve incontrare la controparte cinese, Yang Jiechi, il massimo funzionario della politica estera cinese. Tutti dovranno parlare con Putin e, come abbiamo visto, siamo in pieno Amleto perché questo è il problema, mentre la tragedia vira verso Macbeth. Facciamo il punto nave, seguite il titolare di List.
01
Calendario e mappa. La guerra di Putin
La guerra di Putin ha un calendario e una mappa, una sequenza e una razionalità molto più grandi di quello che si immagina e si racconta nei media. Il suo modo di condurre la battaglia è calibrato sul momento politico, non perde l’obiettivo finale: sedersi al tavolo del negoziato da vincitore, con la conquista delle parti di territorio che ritiene fondamentali per gli interessi della Russia, il fronte sud della "Crimea allargata" e il controllo del Mar Nero e del Mar d’Azov, il Donbass sotto l’ombrello delle forze di Mosca fino alla sponda del fiume Dnieper. Mappa della situazione militare:
Le truppe russe stringono d'assedio Kiev: le forze di terra rimangono in posizione di attesa, a circa 30 chilometri dal centro della capitale. Le battaglie tra carri, le imboscate, le perdite di vite e mezzi sono l'elemento di una classica guerra convenzionale. Per chi volesse un saggio di cosa sia una guerra tra carri, quale tecnica di combattimento sia necessaria, consiglio la visione di Fury:
Film straordinario, uno dei migliori sulla Seconda guerra mondiale. Per sapere, per capire, segnalo tre libri di altrettanti maestri della storia militare, Max Hastings, Anthony Beevor e John Keegan, sono tre saggi (tutti tradotti anche in italiano) che aiutano a orientarsi, offrono una piattaforma per capire cosa sta accadendo anche nel presente:
Usciamo dal cinema, lasciamo i libri a riposare per la notte, torniamo sul teatro di guerra. Nuove immagini satellitari di Maxar hanno documentato la distruzione causata dai bombardamenti a Mariupol:
I bombardamenti su Mariupol ripresi dal satellite ieri (Foto Epa/Maxar)Continua l'assalto a Kharkhiv, Mykolaiv, Dnipro, Chernihiv e Sumy. Ad oggi, 2.187 residenti di Mariupol "sono morti", ha riferito il consiglio comunale. L'ultimo bilancio era di 1.600 vittime.
Ultimo aggiornamento dell'intelligence britannica:
Sul fronte sud, nella battaglia dell'acqua, le forze navali russe hanno bloccato a distanza la costa ucraina del Mar Nero, isolando Kiev dal commercio marittimo internazionale. Ancora un tassello della strategia dell'isolamento, l'assedio. Si sta realizzando lo scenario che avevamo anticipato su List: "La Russia potrebbe condurre ulteriori operazioni di sbarco anfibio nelle prossime settimane, simili a quelle condotte nel Mar d'Azov". Putin tratterà la sua pace con la carta geografica sulla mano destra, il ramoscello d’olivo e la pistola nella mano sinistra.
02
Il conflitto ai confini della Nato
Titolo che sintetizza la giornata? Bombardamenti al confine dell’Ucraina e guerra alle porte della Nato. Traduzione sulla mappa:
Il bombardamento della base d’addestramento a circa 30 chilometri dalla frontiera della Polonia è un altro segnale sul codice della guerra di Putin. La base è tecnicamente un obiettivo militare, un target importante perché accoglie nuove truppe e armi in arrivo, ma sopra ogni cosa è un avviso all'Occidente: la guerra è qui, vicino ai vostri confini, alle case dei cittadini che finora la commentano, la temono, ma la considerano un evento "lontano". Da oggi non lo è più, è al centro delle nostre vite, nel cuore dell'Europa.
03
Il taglio della logistica della resistenza di Kiev
Il Centro internazionale per la pace e la sicurezza, nel settembre scorso ha ospitato le esercitazioni militari ucraine in coordinamento con la Nato, Rapid Trident - 2021, manovre che sono andate avanti fino al primo ottobre.
La foto qui sopra è stata scattata a Yavoriv, Ucraina, il 25 settembre 2021. Sono le esercitazione Rapid Trident 21: paracadutisti dell'esercito americano assegnati al 1° Battaglione, 503° Reggimento di Fanteria Paracadutista, conducono un'operazione aerea congiunta lanciandosi da un aereo C-130 Hercules insieme a paracadutisti della Brigata Lituana - Polacca - Ucraina. Un altro momento delle esercitazioni dell'autunno scorso:
Qui sopra, soldati ucraini conducono operazioni di guerra urbana, durante Rapid Trident 2021, il 25 settembre del 2021. La notizia è che fino a oggi la base non era stata nemmeno sfiorata dai missili russi. Altro segno che Putin ha calcolato ogni passo dell'escalation, quando le notizie sui trasporti di armi e soldati si sono intensificate ha dato l'ordine di colpire.
Il metronomo della guerra di Mosca: ieri la Russia aveva fatto sapere che i convogli di armi straniere per l'Ucraina sarebbero stati considerati "bersagli legittimi". Dettaglio satellitare sulla base colpita:
L'altro attacco a ovest la Russia l'ha mosso sulla base aerea di Stryi, dettaglio della pista:
Un centro d'addestramento truppe e un aeroporto. La Russia sta "tagliando" la logistica della resistenza ucraina a Ovest, al confine con la Polonia, il paese che non a caso è il più determinato a fornire assistenza militare (era pronto a dare i suoi Mig29s all'Ucraina via Germania, i tedeschi non ci hanno pensato nemmeno per un secondo). Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konachenkov, negli attacchi di Staritchi e Yavoriv sono morti 180 "mercenari stranieri". I numeri del governo di Kiev parlando di 35 morti e più di 100 feriti. Il dato strategico è che le linee di rifornimento militare al confine con Varsavia sono più difficili. Quello politico è che Putin rafforza la sua posizione nel negoziato.
Segnali di pace? I colloqui tra Mosca e Kiev sono ripartiti, oggi ci sarà un vertice in videoconferenza. La Russia vede "progressi significativi", lo dice alla tv statale RT un membro anziano della delegazione, Leonid Slutsky: "Se confrontiamo le posizioni di entrambe le delegazioni all'inizio dei colloqui e ora, vediamo progressi significativi. Mi aspetto che questi progressi possano svilupparsi nei prossimi giorni in una posizione comune nei documenti da firmare".
04
Mr. Sullivan a Roma (e la Russia che chiede aiuto militare alla Cina)
A Roma lunedì arriva in missione un pezzo da novanta dell'amministrazione americana, Jake Sullivan, il Consigliere per la sicurezza nazionale di Joe Biden. Cosa c'è in agenda? Un incontro con Yang Jiechi, il massimo funzionario della politica estera di Pechino, direttore dell'Ufficio della Commissione Centrale degli Affari Esteri. Sullivan incontrerà anche l'ambasciatore Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio Mario Draghi. Nota ufficiale americana: l'incontro ha l'obiettivo di "continuare a coordinare una risposta internazionale forte e coesa" all'attacco russo in Ucraina. La notizia è confermata da Palazzo Chigi. Sullivan è una delle menti della Casa Bianca, carriera prodigiosa (è nato nel 1976), è stato consigliere per la politica estera della campagna elettorale di Hillary Clinton nel 2016, ha lavorato come assistente nell'amministrazione Obama, è stato direttore della pianificazione politica al Dipartimento di Stato e vice capo dello staff di Hillary Clinton ai tempi di Foggy Bottom. Nel 2013 Sullivan ha lanciato e co-guidato i negoziati segreti con l'Iran sul suo programma nucleare, aprendo la strada all'accordo nucleare del novembre 2013. Come si dice in questi casi: tutto torna. È l'uomo giusto al posto giusto, bisogna vedere per fare cosa.
Notizia: secondo il Financial Times - che cita fonti del governo americano - la Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare a sostegno dell'invasione dell'Ucraina. A quanto pare, Washington si prepara ad avvertire gli alleati. Sullivan conosce il tema, dunque il suo colloquio con la controparte cinese è quanto mai puntuale. Sarà casuale, ma nelle guerre l'agenda quasi sempre la fa la storia che rotola a valle, poi gli uomini ci mettono il resto.
05
L'Impero Celeste e lo Zar. Una via d'uscita
Il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin (Foto Epa).Vito il quadro, la domanda è facile: cosa farà la Cina? La risposta è una sciarada. Cito questa parola non a caso, perché in guerra leggere i segni (anche quelli più remoti, i sogni) è un'arte che può regalarti la vittoria o relegarti alla sconfitta. I classici sono una sicurezza, chiedo aiuto a un eccezionale cronista, il Plutarco delle Vite parallele. Alessandro e Cesare, che racconta dell'assedio di Alessandro il Grande alla città fenicia di Tiro (332 a.C.). Grandi parabole del passato che servono come il pane (sempre più caro) nel presente.
Alessandro assediò per sette mesi Tiro allestendo trincee, macchine da guerra e schierando dal mare duecento triremi. (...) Il Macedone ebbe una visione: sognò che un satiro da lontano lo scherniva, lui tentava di acchiapparlo ma quello gli sfuggiva, finché, dopo essergli corso dietro con grande fatica, riusciva a catturarlo. Gl’indovini, dividendo in due la parola «satiro», interpretarono il sogno così: «sa Tiro», cioè «tua Tiro» (sarà). Ancora oggi gli abitanti mostrano una fontana presso la quale Alessandro sognò di vedere il satiro.
Quando si va in guerra (e anche in pace), meglio avere a portata di consulto un oniromante. Quale sarà il sogno di Vladimir Putin? E quello di Xi Jinping? Non lo sappiamo, Sigmund Freud poi nel suo libro L'interpretazione dei sogni avvisa che le visioni nel sonno si fanno in lingua originale, cioè non sono traducibili, dunque la sciarada in russo e quella in cinese non sono intercambiabili.
Non avendo sogni adatti allo scopo, mancando doti divinatorie, posso tornare all'analisi (ma con il sospetto fondato che lo spirito e il presagio in questa storia abbiano gran peso). Che fare? Leggere un articolo di Wang Huiyao sul New York Times per scovare qualche indizio sulle mosse del Celeste Impero. Huiyao abita a Pechino, è il fondatore e presidente del Center for China and Globalization e in questa veste è un consigliere del governo cinese, insomma è un tipo qualificato per parlare di questo enigma strategico. Che cosa scrive?
Ora siamo in una spirale di escalation. La crescente pressione su Putin renderà probabilmente la situazione più pericolosa, poiché il leader russo si sente spinto a prendere decisioni sempre più estreme - come quello che abbiamo visto negli ultimi giorni con le tattiche di assedio dell'esercito russo e gli attacchi alle aree abitate. E così, per quanto alcuni in Occidente possano trovare sgradevole l'idea, è il momento di offrire al leader russo una via d'uscita con l'aiuto della Cina.
La faccenda si fa molto interessante (forse troppo). Tre domande: perché, come e quale via d'uscita?
Non è nell'interesse di Pechino contare solo su un'alleanza anti-occidentale con Mosca. La Russia ha un potente esercito, ma la sua economia è in declino strutturale a lungo termine, con un Pil non molto più grande di quello della Spagna. Per tutti i discorsi sui legami con Mosca, vale la pena ricordare che gli interessi economici della Cina con la Russia sono nettamente inferiori a quelli che condivide con l'Occidente. Nel 2021, il commercio tra la Cina e la Russia è aumentato del 36% rispetto all'anno precedente, a 147 miliardi di dollari - ma è ancora meno di un decimo del commercio combinato con gli Stati Uniti (657 miliardi di dollari) e l'Unione europea (828 miliardi di dollari).
Valide ragioni economiche. Quelle politiche?
Ci sono anche ragioni politiche per cui la Cina vuole che questo conflitto finisca in un modo che sia attraente per tutte le parti coinvolte. Più a lungo dura la guerra, più rinvigorirà l'alleanza occidentale intorno all'idea di un confronto basato sui valori tra Oriente e Occidente, portando gli Stati Uniti e l'Unione Europea in un allineamento ancora più stretto e facendo aumentare i bilanci militari in tutto il mondo. Questo non è un bene per la Cina, che preferirebbe mantenere legami economici lucrativi con l'Occidente e concentrare le sue risorse sullo sviluppo interno.
Conclusione?
Quale forma potrebbe assumere la mediazione? Qualsiasi risoluzione seria dovrebbe coinvolgere gli Stati Uniti e l'Unione Europea come attori chiave negli accordi di sicurezza europei. Pechino potrebbe aiutare a mediare un immediato cessate il fuoco come preludio ai colloqui tra Russia, Ucraina, Stati Uniti, Unione Europea e Cina. L'obiettivo di Pechino sarebbe quello di trovare una soluzione che dia a Putin sufficienti garanzie di sicurezza che possono essere presentate come una vittoria al suo pubblico interno, proteggendo la sovranità dell'Ucraina e la politica delle porte aperte della Nato. Trovare una zona di atterraggio per un tale accordo è impegnativo ma non impossibile. Un po' di diplomazia creativa potrebbe risolvere il problema, come una formula per l'espansione della Nato che escluda in pratica l'adesione dell'Ucraina, pur preservando la sua sovranità e i principi della Nato in teoria.
Si chiama realismo politico. C'è qualcuno che in Occidente lo pratica ancora?
06
Il Grande Gioco dei missili. Ayatollah con il grilletto facile
Siamo di fronte a un mosaico fiammeggiante, tutti i pezzi si muovono insieme. E le mosse non possono essere lette in maniera disgiunta. Il realismo politico che abbiamo evocato qualche riga fa sarebbe necessario nel caso iraniano. Non basta firmare accordi per la non proliferazione nucleare, bisogna assicurarsi che a Teheran stiano calmi. E così non è, perché le Guardie Rivoluzionarie hanno rivendicato il lancio di missili su Erbil, nel Kurdistan iracheno, sostenendo di aver preso di mira un "centro strategico" israeliano e minacciando lo Stato ebraico di nuove "distruttive" operazioni. Cosa hanno combinato i pasdaran? Questo:
Quel che resta della presunta base del Mossad nel Kurdistan iracheno (Foto Dalshad Al-Daloo/Xinhua).Hanno dato uno scossone a quella che dicono sia una base del Mossad ("un centro di cospirazione sionista"). Dodici missili sparati fuori dai confini dell'Iraq. Immediata condanna del Dipartimento di Stato, telefonata del segretario di Stato Anthony Blinken con il premier iracheno Mustafa al-Kadhimi e soprattutto intervento di Jake Sullivan (eccolo) che assicura in un'intervista alla Cbs che gli Stati Uniti daranno all'Iraq la copertura anti-missile per difendersi dagli attacchi. Siamo destinati a seguire con attenzione sempre più alta quello che accade in Medio Oriente, l'accordo nucleare è parte di questo Grande Gioco in cui la Russia svolge un ruolo chiave perché parla con tutti, a differenza degli americani è davvero presente sul territorio. Ancora una volta, la partita è quella di Washington e Mosca. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.