2 Agosto

Zuckerberg ha visto il suo primo cigno nero

Facebook brucia 120 miliardi a Wall Street. Le nuove regole sulla privacy hanno cominciato a imbrigliare l'algoritmo e il suo business. Amazon continua a battere tutti i suoi record. L'oligopolio globale della Silicon Valley, l'espansione di un capitalismo-velociraptor che divora tutto quello che incontra.

Facebook ieri a Wall Street ha bruciato 120 miliardi di dollari di capitalizzazione. È il più grande crollo di sempre per un singolo titolo del mercato azionario americano. 

Amazon ha annunciato ieri un secondo trimestre da record: ricavi per 52.9 miliardi di dollari, + 39 per cento anno su anno.

Mark Zuckerberg e Jeff Bezos sono lo stesso volto della Silicon Valley. Macinano fatturati e utili, finché non arriva il Cigno Nero. Zuckerberg ieri l'ha visto per la prima volta. Per Bezos c'è solo da attendere. Nessuno è perfetto e il capitalismo della Silicon è pieno di distopie. Non bastano i soldi, servono leadership, reputazione, fortuna, auto-controllo e capacità di non farsi prendere da quella che gli antichi greci chiamavano hybrys. Leggere la poetica di Aristotele aiuta a non cadere nella superbia, nella tracotanza, nell'eccesso. Zuckerberg ha fatto splash, Bezos è l'uomo più ricco del mondo, ma è immerso nell'hybris come nessuno, la sua Amazon è un problema di gigantismo, monopolio e distruzione della concorrenza. 

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Leadership e reputazione

Leadership e reputazione. Sono qualità umane che vengono prima del capitale, dell'organizzazione del lavoro. Senza i primi due ingredienti, non si fa il cocktail dell'impresa. Facebook è arrivata al punto in cui leadership e reputazione sono in discussione. Quando rallenta la corsa dell'espansione, quando il mercato si fa "maturo", entrano in gioco reputazione e leadership. Lo abbiamo visto con la scomparsa di Marchionne e il file instabile aperto alla guida di Fca. Marchionne era un leader con una reputazione al titanio quella che a Detroit lo ha fatto diventare "il manager del secolo" nel giudizio del direttore di Automotive News e ha fatto dire a al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump - ricordiamolo, un uomo di business - che Marchionne è stato "importante come Ford". Chi conosce la complessità e le sfide del...


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